Vi ho già accennato qualcosa riguardo al progetto Wild Irlanda nei precedenti articoli. Insieme ad Emma ed in collaborazione con l’Agenzia Viaggi e Turismo 4&GO in provincia di Milano, sto avviando questa attività legata al turismo.
Proprio dall’agenzia di Milano sono venuti a trovarci 2 “ispettori”, Beppe e Stefania, per testare i nostri servizi e darci una mano a migliorare.
Quella che segue è la loro avventura in Irlanda.
Giorno 1: L’arrivo di Beppe e Stefania e il trasferimento a Sligo
Beppe e Stefania sono giunti sull’isola di smeraldo per la prima volta ad aprile, io ero in aeroporto ad attenderli. Già durante il viaggio che porta da Dublino a Sligo ho colto il loro stupore per la bellezza dei paesaggi irlandesi. Giunti a Sligo a metà pomeriggio ci siamo trovati con Emma e tutti insieme siamo andati a visitare le spiagge di Rosses Point e Strandhill.
Beppe e Stefania, come tutti gli amici che sono venuti a trovarci, si sono innamorati subito di questi luoghi.
La sera, per concludere, abbiamo cenato insieme in un ristorante di Sligo, un ottimo Irish Stew di benvenuto non poteva mancare!
Giorno 2: Glenveagh National Park
Il secondo giorno siamo passati a prendere i ragazzi e abbiamo fatto visita alla tomba del poeta W.B.Yeats, siamo poi andati a visitare le bellissime cascate di Glencar e Mullaghmore con il suo castello che svetta sull’oceano.
Per il pranzo ci siamo fermati a Donegal town e siamo subito ripartiti per raggiungere il Glenveagh National Park.
Beppe appassionato di fotografia non riusciva a staccare gli occhi dal mirino della sua macchina fotografica, Stefania sembrava una bambina entrata nel castello delle fiabe. E’ stata una giornata bellissima ma solo un piccolo assaggio di quello che avrebbero visto e scoperto nelle giornate successive.
Emma ha provveduto a raccontare storie e leggende legate ai luoghi che abbiamo visitato, questo ha reso ancora più intenso l’interesse della coppia che a sua volta ha fatto un sacco di domande sulla vita in Irlanda, sulle differenze rispetto alle abitudini italiane ecc..
Ok, i primi sintomi per un futuro mal d’Irlanda iniziavano ad intravedersi.
Per ora termino qui, seguiranno altri articoli con il continuo di questa avventura, continua a seguirci anche sulla nostra pagina facebook!