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Irlanda – Miti da sfatare

Gli italiani hanno delle convinzioni errate su alcune questioni irlandesi, oggi voglio chiarire alcuni punti.

Il tempo.

Spesso sento dire: ma lí fa freddo! Non é affatto vero, malgrado la latitudine piuttosto elevata il clima irlandese é caratterizzato da una corrente oceanica calda chiamata corrente nord-atlantica quindi si avranno inverni miti ed estati fresche.

La caratteristica principale di questo clima é la costante pioggia fine che cade quasi quotidianamente ma le lunghe piogge sono piuttosto rare. I venti che soffiano sull’isola rendono estremamente variabile le condizioni meteorologiche con un’alternanza, di pioggia, sole, acquazzoni, foschia e arcobaleni, variabile ma mai estremo, in una sola giornata potete vivere tutte e 4 le stagioni. Un proverbio irlandese recita: se non ti piace il tempo aspetta mezz’ora.

In inverno la corrente del golfo rende miti le temperature che non scendono quasi mai al di sotto dello zero e la neve é scarsa. Le depressioni più intense possono portare tempeste di vento dove la pioggia cade in orizzontale.

Il tepore estivo é dolce, la temperatura supera raramente i 25 gradi, nei rari e non duraturi periodi in cui l’alta pressione delle Azzorre riesce ad arrivare a queste latitudini non si raggiungono quasi mai i 30 gradi. Fra giugno e agosto si hanno circa 18-19 ore di luce.

Attenzione il sole in Irlanda é molto forte a causa del maggior indice UV si consiglia l’uso di creme protettive a chi ha carnagioni delicate.

L’abbigliamento piú indicato per chi vuole visitare l’isola é quello cosiddetto a cipolla. Una t-shirt, una felpa, dei jeans ed un paio di scarpe comode sono il vestiario ideale senza dimenticare l’immancabile giacca impermeabile con cappuccio. L’ombrello é meglio lasciarlo a casa.



La cucina.

Altra nota dolente, non é veritiero dire che fuori dall’Italia si mangia male. Hanno tradizioni diverse ma il cibo irlandese é ottimo. Il pesce e soprattutto la carne sono la loro prelibatezza, l’angus irlandese é fra le carni piú rinomate del pianeta.

Non hanno la varietá di pietanze che abbiamo noi e spesso fanno degli accostamenti di sapori impensabili per il nostro palato ma le loro pietanze tradizionali meritano un assaggio.

Nella vita quotidiana io e Simone continuiamo per abitudine a seguire gli orari e i cibi della dieta mediterranea. Non riesco a mangiare l’Irish breakfast a colazione. Nei supermercati trovo tranquillamente prodotti italiani come la pasta, il caffé per la moka, i tarallini, il grana padano, il crudo di Parma, la mortadella e perfino il panettone ed il torrone nel periodo natalizio. Proprio come in Italia riesco a preparare la pizza in casa ed é buonissima.

Un’altra cosa che mi ha colpito dell’Irlanda é stata la scadenza a breve termine di alcuni alimenti in commercio.

In Italia mi capitava di comprare le carote e non usarle subito tutte, quelle avanzate duravano settimane dimenticate nel cassetto del frigo, qui non é cosí dopo una settimana escono le infiorescenze. Stessa cosa per quello che in Italia chiamiamo pan bauletto, di solito ha la data di scadenza posta ad un paio di mesi dopo l’acquisto in Irlanda dura al massimo 4 giorni e non viene trattato con alcol etilico come il nostro pane per i toast.

Questo mi fa pensare che l’utilizzo dei conservanti sia diverso.

Basta un briciolo di adattamento e tutto si risolve.

Emma.

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