L’Irlanda è un’isola magica
Se mettete i piedi in questa piccola isola ai confini dell’Europa vi posso assicurare che sarete posseduti dal mal d’Irlanda, la sua magia resterá nei vostri cuori e nelle vostre menti per sempre.
Quest’isola ha un fascino particolare, quel suo modo di vivere lento e rilassato, i prati sconfinati e i paesaggi da sogno, le sue ballate e le leggende avvolgono questa terra come un manto che la protegge dalla vita caotica del resto d’Europa.
L’alone di mistero che la circonda é dovuto ai contrasti e ai cambiamenti che questa terra offre, proprio come viene definita dal premio nobel William Butler Yeats, una bellezza terribile, alternata però a dolcezza struggente.
I repentini cambiamenti climatici si alternano in una danza che ci fa vivere in un giorno tutte 4 le stagioni, i paesaggi cambiano improvvisamente passando da scogliere a picco sul mare a spiagge dorate come quelle degli atolli corallini, da vivaci cittadine brulicanti di vita alla natura incontaminata del Connemara o del Burren che assomiglia ad un pianeta alieno.
Terra di straordinari arcobaleni, al di fuori delle grandi cittá il verde é il colore predominante della natura che ci circonda dove lungo la strada trovi piú animali che persone. Le rovine di antichi castelli incorniciano il paesaggio e testimonianza dell’antico splendore del popolo celtico.
Retaggio di questa cultura sono le antiche usanze che in queste regioni non sono andate del tutto perse.
Radicati nella terra, questi racconti sono pieni di gnomi, folletti e leprecauni gli abitanti del popolo fatato che ancora oggi sussurra attraverso le foreste, rendendo enigmatici alcuni dei paesaggi più belli dell’isola.
Citando nuovamente Yeats, nel suo crepuscolo celtico recita: Tutto esiste, tutto è vero e la terra non è altro che polvere sotto i nostri piedi.
Se crediamo in qualcosa permettiamo a quella cosa di esistere.
E’ definita la perla nascosta dell’isola di smeraldo la contea in cui vivo quella di Leitrim.
Quel fazzoletto di terra che si trova fra le contee di Sligo e Donegal, situata per lo piú nell’entroterra ma ricca di specchi d’acqua e fiumi che formano paesaggi che per la loro bellezza hanno incantato scrittori ed artisti.
Il motivo che rende unica questa regione é il fatto di essere abitata dal piccolo popolo, la leggenda narra che:
Una lunga schiera di uomini e donne bellissime uscirono dalle fitte nebbie che circondavano il grande nord, erano i Tuatha de Danaan, gli Uomini della Dea.
Saggi, forti ed esperti di magia, i Tuatha conquistarono ben presto tutta l’Irlanda. Regnarono indisturbati e felici per secoli fino a quando arrivarono da sud i Celti.
I Tuatha nascosero le spiagge dell’isola dietro una grande nuvola nera e scatenarono una tremenda tempesta. I Celti, non riuscendo ad approdare tornarono sui loro passi.
Fra di loro, c’era un Druido dotato di grandi poteri magici che comandò alla tempesta di finire, facendo si che i Celti sbarcassero sulle coste dell’Irlanda e i Tuatha persero una battaglia dopo l’altra, passando da re e padroni, a miseri servi.
Ma piuttosto che obbedire ai Celti, gli orgogliosi Tuatha preferirono scomparire e nascondersi, chiedendo aiuto al grandissimo Mago Manannan, conoscitore di tutti gli incantesimi di questo e dell’Altro Mondo.
Manannan esplorò tutta l’Irlanda per cercare le colline e le vallate più verdi e più belle, affinché diventassero la dimora segreta del suo popolo, poi lo circondò fra mura invisibili, che nessuno poteva attraversare.
In questi boschi fecero la conoscenza delle Fate che donarono loro il sapere e potere degli Elfi, per aiutarli a sconfiggere i Celti. I Tuatha impararono a rendersi invisibili per entrare ed uscire dal loro regno, da allora si trasformarono in creature fatate potentissime, chiamate dagli uomini Sidhe o Piccolo Popolo o Popolo Fatato.
Tutti i luoghi verdi e solitari, difficili da raggiungere, sono scelti dalle creature fatate come sontuosi castelli protetti da incantesimi destinati ad ingannare gli occhi degli uomini.
Le dimore degli esseri fatati si lasciano vedere agli uomini solo se essi lo desiderano, oppure appaiono dal nulla in certe notti dell’anno, durante le cosiddette Feste delle Fate.
Emma.