Leggendarie creature dei miti irlandesi e scozzesi.
Il suo nome deriva dal gaelico bean (donna) e sith (fata), quindi donna delle fate ma anche delle colline.
Esiste un corrispettivo maschile noto col nome di Farshee, uomo fata.
Per qualcuno sono esseri bellissimi, per qualcun altro orribili ma tutti sostengono che ci sia qualcosa di terrificante in loro.
I loro occhi spesso appaiono arrossati dal pianto.
I Celti credevano che queste fossero donne bellissime ma che il loro splendore fosse celato da un velo, alzare quel velo era proibito e chi violava tale divieto veniva punito con una visione talmente terrificante da essere mortale.
Appartengono al piccolo popolo e vengono rappresentate come spiriti malvagi solo dopo l’avvento del cristianesimo in principio erano considerate come spiriti femminili che si aggirano attorno a paludi, fiumi, sorgenti o sulle colline.
Le Banshee sono molto rispettate dal popolo irlandese, in quanto sentirne o vederne una é segno di un alto lignaggio celtico.
Le banshee in origine erano poste a protezione di solo 5 clan: O’Neills, O’Briens, O’Connors, O’Gradys e Kavanag ritenute le famiglie piú antiche d’Irlanda, ma poi i matrimoni misti hanno portato ad ampliare questo privilegio in particolare con chi ha il suffisso O’ oppure Mac nel cognome.
La Banshee, sceglie e si lega a una o piú persone che saranno poste sotto la sua protezione fino alla morte.
Quando un suo protetto muore o é in procinto di passare a miglior vita, la Banshee é in grado di sentire la perdita ed inizia a piangere e le sue grida di dolore chiamate keening (lamento) riecheggiano per giorni fra le valli irlendesi.
Se invece a morire é il protetto di un clan rivale a riecheggiare sono le loro risate.
Si narra che si aggirino durante la notte nei pressi dell’abitazione di un moribondo e che strizzino i sudari di chi é condannato all’aldilá.
La si sente urlare e la si vede piangere per tutta la notte e per le tre successive ripete il lugubre lamento.
Il legame fra lei e i membri della sua famiglia é talmente forte che se anche questi emigrano riescono a sentirla.
Il mito di queste creature vuole che alcuni defunti fossero scortati da piú di una Banshee, maggiore era il loro numero al corteo funebre piú il defunto era importante per gli dei.
Talvolta arrivavano su una carrozza trainata da cavalli neri senza testa.
Con le loro urla aprivano la strada per il regno dei morti, il modo che l’anima non si perdesse sulla terra in eterno.
Emma.
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