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La leggenda della Banshee Aibhill

Questa é la leggenda di una delle banshee piú famose e della triste Lile.

La Banshee più famosa si chiamava Aibhill, e proteggeva la famiglia O’Brian.

Stando alla leggenda, nel 1014 Brian O’Brian si lanciò nella battaglia di Clontarf pur sapendo di andare incontro a morte certa, dal momento che la notte precedente Aibhill gli era apparsa mentre lavava la biancheria dei soldati, finché l’acqua non si tinse completamente del colore vermiglio del sangue.

Questo è anche il triste racconto di Lile McGinley, soprannominata l’Infelice.

La nobile ed allora centenaria signora viveva con la servitù nel suo immenso castello, senza più alcun parente a Leitrim.

Tutti l’avevano abbandonata, considerandola una povera pazza, ma Lile celava dentro di sé qualcosa che, durante quegli anni, l’aveva tormentata e per questo, fatta impazzire.

Quando era ancora giovane e bella, Lile, come ogni ragazza del mondo, s’innamorò di un uomo buono e generoso, Brian O’Brian.

Quell’amore, purtroppo, era ostacolato dai cattivi rapporti esistenti tra le loro nobili famiglie, per via di motivi politici, che poco interessano ai veri innamorati di qualsiasi epoca e nazione.

Il padre di Lile era, un ricco protestante, da sempre contrario all’indipendenza dell’Irlanda, leale verso la Corona Inglese, mentre la famiglia O’Brian, cattolica e di antiche origini, si schierava dalla parte dei repubblicani, desiderosi di unire tutte le contee d’Irlanda.

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Lile e Brian volevano soltanto vivere apertamente quel dolce sentimento che li rendeva così simili, anche se culturalmente diversi.

Dopo essere trascorsi moltissimi anni dalla morte del suo amato, Lile era ancora considerata una pazza, la gente aspettava di vederla scomparire per sempre, perché così si sarebbe chiusa la storia di una famiglia che, secondo gli abitanti della contea, aveva portato soltanto grande sfortuna.

In Irlanda, però, i miti sono legati alle Fate e agli Spiriti della Natura, ed anche la storia di Lile e Brian era collegata ad una leggenda triste e spaventosa, quella di Aibhill, appunto.

Circa mille anni fa, quella regione dell’Isola di Smeraldo era abitata dal Piccolo Popolo che fu assalito ed occupato dai Celti, i superstiti continuarono a vivere nascosti nei boschi, man mano divennero sempre più piccoli, si adattarono all’ambiente e lì fecero la conoscenza delle Fate, che donarono loro tutto il sapere e il potere degli Elfi, aiutandoli contro gli odiati invasori Celti.

Secondo alcune leggende, gli esseri fatati rapivano i figli neonati dei Celti per vendicare il Piccolo Popolo.

La figlia del capo del Piccolo Popolo era Aibhill, il cui destino fu molto simile a quello della povera Lile, anche il cuore della fanciulla si consumò d’amore per quello di un giovane cavaliere.

Purtroppo quel giovane era un Celto e la ragazza non avrebbe mai potuto amare liberamente colui che suo padre odiava immensamente.

Per qualche tempo Aibhill riuscì a proteggere quel sentimento, incontrava l’amato nei boschi e nelle paludi, poi, un giorno, forse a causa di qualche Fata crudele, il loro segreto fu svelato e il padre di Aibhill decise di punire la figlia per quell’oltraggio.

La fanciulla fu rinchiusa in una gabbia di cristallo, e a niente valsero le sue grida e le suppliche pietose, perché davanti ai suoi occhi il giovane celto fu giustiziato atrocemente.

Da quel giorno Aibhill sembró impazzita, la notte piangeva ed urlava disperatamente, i suoi lamenti furono così acuti che riuscirono a rompere la fragile prigione e le permisero di fuggire via.

Non fu più ritrovata, forse vagó nei boschi e nelle valli fino a che morte naturale non la sorprese.

Nelle notti di luna piena, alcuni irlandesi confessano di aver sentito il pianto di Aibhill che echeggia nella valle, chiunque riesca ad udire la sua voce ne rimane terrorizzato, poiché nelle sue urla è racchiuso tutto il dolore del mondo.

La fanciulla divenne simbolo di sfortuna e di malaugurio e fu denominata una Banshee, uno spirito femminile che si aggira attorno ai fiumi e alle sorgenti d’Irlanda, il cui aspetto è spaventoso, con gli occhi rossi e gonfi per il pianto che versa sulle tombe di tutti coloro che in vita hanno sofferto per amore.

Si racconta che ogni Banshee, prima di divenire orrenda, fosse una bella donna che faceva innamorare i cavalieri, il dolore e lo strazio, hanno trasformato i lineamenti, tanto da cancellare la bellezza di un tempo, il viso diventa pallido, gli occhi di sangue e con tali sembianze, la Banshee compare nel buio e terrorizza chiunque, tanto da essere definita la Signora della Morte.

Forse adesso capirete perché la povera Lile venne allontanata da tutti a Leitrim, la dolce e bella irlandese non fu più la stessa, si rinchiuse in casa, divenne spaventosa nello sguardo e nel fisico, inguardabile

Cosa fosse cambiato nella storia del suo popolo e se la morte del suo Brian avesse mai avuto un senso, questo Lile non l’avrebbe saputo mai, e di certo, ancora oggi, il suono acuto del suo pianto, carico di disperazione, ed il tormento di tutta la sua vita, echeggiano nelle valli dell’Isola di Smeraldo, come i lamenti spaventosi della Banshee Aibhill.

Alla sua morte, anche la vecchia Lile divenne parte della leggenda d’Irlanda.

Fonte: il giardino delle fate.

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