Un macabro ritrovamento é stato fatto dopo il passaggio dell’uragano Ophelia, a Forlorn Point, Kilmore Quay nella contea di Wexford, in un caratteristico villaggio di pescatori.
Il giorno successivo alla tempesta, due escursionisti hanno avvistato i resti di un uomo, la zona é stata subito sigillata e conservata dagli uomini della Garda, un antropologo forense e un patologo statale Marie Cassidy sono stati chiamati per ispezionare la scena.
Il corpo è stato portato a Dublino per un’indagine forense, per determinare la causa del decesso e a quando risalgono le ossa, al termine dell’inchiesta i resti verranno presi in custodia dal National Museum of Ireland.
Un tratto della costa é stato fortemente danneggiato durante l’uragano lasciando esposto l’antico sito di sepoltura, si tratta di uno scheletro sorprendentemente ben conservato, con tanto di brandelli di pelle e denti.
Secondo il Post irlandese, in seguito ad un esame preliminare i patologi forensi chiamati hanno dichiarato che si tratta di ossa storiche risalenti forse all’età del ferro, oltre 1.500 anni fa.
Altri e piú approfonditi studi dovranno essere condotti per determinare l’età esatta dei resti, ma nel frattempo si radica la convinzione che Ophelia abbia eroso un antico sito funerario.
Non si tratta infatti del primo scheletro rinvenuto nell’area, sembra si tratti di una vera e propria tomba in pietra che è stata distrutta dall’erosione negli anni.
Sarebbe una sepoltura formale, con le braccia poste sul fianco, posizione in cui è stato trovato il corpo.
Anche se non si é a conoscenza di un terreno di sepoltura nella zona la scoperta ha portato la gente del posto a chiedersi se ci possano essere più siti storici intorno al villaggio.
Emma.
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