Il gatto di Man

Il Gatto di Man

Il gatto dell’Isola di Man, conosciuto anche come Manx o Kayt Manninagh o Stubbin in lingua mannese.

Si è originata probabilmente durante il corso del XVIII secolo su quest’isola, è una razza felina caratterizzata da una naturale mutazione casuale della colonna vertebrale a causa dell’isolamento dell’isola e quando queste mutazioni persistono nelle varie generazioni, si crea una razza.

Gatto di Man

Sono tante le leggende che narrano di questa razza di felini.

Si racconta che il Manx fosse uno degli animali presenti sull’arca di Noé, la coppia di mici arrivó in ritardo e per non rimanere a terra fecero un balzo per entrare proprio mentre il portone si stava chiudendo e questo tagliò di netto la coda.

Questa leggenda giustifica perché tale razza sia dotata di una piccolissima coda formata da solo quattro vertebre.

Un’altra storia invece spiega che fu un cane a tagliare, con un morso, la lunga appendice del Manx.

Cane e gatto erano nemici anche sull’Arca di Noè e il cane, per dispetto, staccò di netto la coda al micio.

Questo, vergognandosi dell’amputazione subita si gettò in mare e a nuoto raggiunse l’isola di Man, da cui poi prese il nome.

Ma si dice anche che nel 1801 una nave abbia fatto naufragio proprio davanti a Jurby Point, sulle coste dell’isola di Man, e che un gatto senza coda si sia tuffato in acqua e abbia nuotato fino a riva.

Esiste poi una leggenda celta che racconta come la scrofa magica Henwen un giorno si trasformò in un gatto e dal momento che i maiali hanno la coda corta ecco spiegato la ragione del curioso aspetto del Manx.

Gatti in Irlanda

Ma si narra anche che il Manx fosse un gatto pigro e affettuoso durante il giorno ma di notte si trasformasse nel re degli elfi e percorresse i sentieri di campagna su di un carro di fuoco alla ricerca di quegli uomini che bastonano i gatti e vendicare le offese recate ai piccoli felini.

Folklore a parte, il Manx resta un gatto molto affettuoso e giocherellone.

Ma anche il suo comportamento presenta qualche bizzarra sfumatura, proprio come tutti gli altri aspetti che lo riguardano.

Infatti, per certi versi, questo micione assomiglia ad un cane.

L’attaccamento quasi morboso che dimostra nei confronti del padrone, che segue ovunque passo passo, è molto “canino” e così pure l’abitudine di riportare gli oggetti che gli si lancia, di scavare e seppellire i giocattoli, di ringhiare quando sente un rumore sospetto.

La sua passione peró è del tutto felina la caccia ai topi.

Il Manx è un cacciatore formidabile, rapido, letale e instancabile e per questa ragione è il gatto preferito da chi abita in aperta campagna dove abbondano i piccoli roditori.

La leggenda del Gatto di Man, originario dell’omonima isola, situata tra l’Inghilterra e l’Irlanda, narra di come il felino fu vittima dell’Invincibile Armada di Filippo II di Spagna, formata, come si evince da alcune fonti storiche, non solo da soldati ma anche da pirati.

Sempre secondo la leggenda, quest’ultimi avrebbero tagliato le code di tutti i gatti dell’isola per adornare i loro cappelli.

A seguito di queste crudeltà ebbe inizio una rivolta “gattesca” in cui le madri-gatto decisero di far nascere i loro cuccioli senza coda.

Emma.

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