Protagonisti di questa storia sono il convento di Bonamargy e il fantasma di Julia McQuillan.
Alla periferia del villaggio di Ballycastle, nella contea di Antrim in Irlanda del Nord, ci sono le rovine di Bonamargy Friary, il convento francescano fondato intorno al 1500.
Il nome Bonamargy significa piede del fiume Margy, formato dall’unione di questo fiume col fiume Cary Shesk.
Forse i residenti più famosi del convento erano il principe e Julia McQuillan, conosciuta come The Black Nun, la suora Nera.
Tra le rovine di questo convento si trovano le spoglie mortali di diversi conti dell’Ulster e di Sorley Boy McDonnell, il principe scoto-irlandese conosciuto per aver stabilito il clan MacDonnell in Antrim, resistendo alla campagna di Shane O’Neill e alla corona inglese per espellere il clan dall’Irlanda.
Il convento é stato costruito nel 1485 da Rory McQuillan e abitato da francescani poi è entrato in possesso dei McDonnell.
Il convento era in uso fino agli inizi del XVI secolo, gli ultimi frati sono partiti nel 1790.
Dopo di che, storie locali raccontano di Julia McQuillan che viveva come monaca di clausura nel monastero ed era conosciuta come la suora nera di Bonamargy famosa per le sette profezie, alcune delle quali si sono avverate altre non si capisce a cosa facessero riferimento.
Vediamole insieme:
- Sarebbero esistite carrozze senza cavalli;
- Sarebbero state costruite imbarcazioni di ferro;
- Si sarebbe visto scorrere sangue nel fiume Hilltown;
- Ci sarebbe stato un appartenente al clero dai capelli rossi;
- L’Irlanda sarebbe diventata indipendente con l’arrivo di una nave con le vele in fiamme;
- Un uomo dai capelli rossi venuto da lontano per predicare sarebbe annegato il giorno successivo. McCann arrivó da Belfast e il giorno dopo morí annegato;
- La montagna Knocklayde, sarebbe esplosa riversando acqua per 7 miglia.
Alcune storie dicono che la sua morte é avvenuta per un incidente, altre che si é trattato di omicidio, comunque sia andata la povera Julia é vittima di una caduta dal tredicesimo gradino su una scala di 14 che porta al secondo piano del convento.
Sembra che il suo fantasma continui a salire questi gradini durante la notte e che alcuni visitatori sentano la sua presenza.
Fu sepolta all’ingresso della cappella, in modo tale che chiunque entrasse avesse calpestato il suo corpo.
La sua tomba é riconoscibile in quanto contrassegnata da una croce celtica con un foro al centro e dai lati arrotondati per l’usura.
Lei é sempre presente, quindi sarebbe gradito porgerle un saluto una volta entrati nella cappella, una leggenda narra che se si vuole evocare il suo spirito basta girare intorno alla sua tomba 7 volte in senso orario e 7 in senso antiorario e poi far passare la mano nel foro della lapide.
Un’altra leggenda racconta che i frati, prima di fuggire dal convento avessero nascosto un tesoro, per recuperarlo bisogna accendere una candela sulla finestra orientale della cappella e osservare il raggio della sua luce per avere l’ubicazione del tesoro o di altri indizi.
Purtroppo le informazioni per reperire il tesoro sono scarse, ad esempio la misura della candela, se il tesoro si trovi dentro o fuori il raggio di luce.
Ma un altro tesoro é stato trovato nel 1822 a sinistra del monastero principale si trova una piccola casetta e all’interno vi erano dei manoscritti scritti in latino risalenti al XII secolo e si pensa facciano parte del lavoro teologico di San Tommaso d’Aquino.
Emma.
Seguici anche su Facebook e Instagram….E iscriviti al nostro gruppo!