Una ricca donna sedeva in tarda serata a cardare ed a preparare la lana mentre in casa tutti dormivano.
Improvvisamente sentí bussare alla porta e qualcuno gridava di aprire.
La donna pensando fossero i vicini che avevano bisogno di aiuto andò di corsa ad aprire.
Una donna di prepotenza entrò, aveva un corno che le usciva dalla fronte e si presentò come la Strega del Corno e senza dire altro si mise a far la lana.
Si sentì bussare nuovamente alla porta, la donna costretta andò ad aprire e una donna con due corna entrò presentandosi come la Strega dalle Due Corna, di fatti dalla sua fronte spuntavano due corna.
Anch’essa si andò a sedere vicino al fuoco e come un indiavolata comincio a far la lana.
Altre dieci streghe con le corna entrarono e si misero tutti a cardare di gran fretta, l’ultima strega aveva dodici corna che le spuntavano sulla fronte.
Ed esse cardavano il fino e facevano girare le loro ruote per filare ed avvolgevano e tessevano cantando tutte insieme un motivo antico, ma non dissero una sola parola alla padrona di casa.
Strane erano a udirsi e spaventose a vedersi, queste dodici donne con le loro corna e le loro ruote, la padrona di casa si sentiva vicino alla morte, cercò di alzarsi per chiamare aiuto ma non riuscì a muoversi né a pronunciare una parola o grido, perché l’incantesimo delle streghe era su di lei.
Una strega di loro la chiamò, parlando in Irlandese antico e chiese alla padrona di casa: “Alzati donna e facci un dolce. Muoviti”.
La donna spinta da quell’impulso cercò un recipiente d’acqua per poter impastare gli ingredienti per il fare dolce, ma non lo trovò.
Le streghe dunque dissero: “Prendi un setaccio e porta l’acqua in quello”.
Ed ella così fece, prese il setaccio e andò alla fonte, ma il setaccio non riusciva a contenere l’acqua.
Pareva che la donna non avesse più speranze per sopravvivere ed invece…la donna disperata si sedette e pianse costretta a seguire gli ordini delle streghe come una marionetta.
Giunse poi una voce gentile, non si sa da dove e disse alla donna: “Non disperare donna. Fai ora come ti dico, prendi dell’argilla gialla e del fango, impastali assieme, quindi foderane il setaccio ed esso così conterrà l’acqua”.
La donna così fece e la voce ancora le suggerì: “Ritorna a casa e quando giungerai all’angolo nord della casa grida ad alta voce per tre volte: la montagna delle donne Fenian ed il cielo sopra di essa sono infuocate.
E così ella fece, quando le streghe udirono quel grido, uscirono trafelate dalla casa gridando a squarciagola.
Tra lamenti e strida volarono verso Slievenamon, dov’era la loro dimora principale.
Appena se ne furono andate lo Spirito della Fonte consiglió alla padrona di casa di entrare e preparare la dimora contro gli incantesimi delle streghe perché sicuramente sarebbero tornate.
Per spezzare i loro incantesimi doveva:
- spruzzare l’acqua in cui aveva lavato i piedi il suo bambino, fuori sulla soglia della porta;
- Doveva poi prendere il dolce, che nel frattempo le streghe avevano preparato in sua assenza, con la farina mescolata al sangue estratto dalla famiglia della donna, romperlo in vari pezzi e mettere quest’ultimi in bocca ad ogni dormiente che avevano ucciso con la magia;
- Per ultima cosa doveva mettere il tessuto che avevano filato metà dentro e metà fuori dalla cesta con un lucchetto, ed infine assicurare la porta con una grossa chiave a forma di croce fissata nei montanti in modo tale che non potessero entrare.
Fatto tutto ciò attese che le streghe tornassero e così fu.
Le streghe si precipitarono furiose e desiderose di vendetta per aver dato un finto allarme e si misero a gridare: “Apri, Apri! Apri, acqua dei piedi” e l’acqua dei piedi rispose “Non posso. Sono sparsa sul terreno”.
Le streghe proseguirono: “Aprite, aprite legno ed albero e trave” riferendosi alla porta e la porta rispose: “Non posso, perchè la trave e fissata ai montanti ed io non ho il potere di spostarmi”.
Allora le streghe sfrecciarono in aria con alte grida e volarono nuovamente a Slievenamon, pronunciando strane maledizioni contro lo Spirito della Fonte che aveva desiderato la loro rovina, ma la donna e la casa vennero lasciate in pace ed un mantello perso da una delle streghe durante il suo volo venne conservato appeso dalla padrona di casa come segno di quella terribile battaglia notturna e questo mantello è rimasto in possesso della medesima famiglia di generazione in generazione per cinquecento anni.
Emma.
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