La leggenda di oggi, Niamh e il cerchio delle fate é tratta dal libro “Leprechaun Tales” di Yvonne Carroll.
Niamh era una dolce bambina che abitava nella campagna irlandese con i genitori e il fratellino minore, Liam.
Da un po’ di tempo le capitava una cosa strana: di notte era svegliata dalla musica di un flauto, accompagnato da tanti altri strumenti che creavano una melodia meravigliosa, mai udita prima.
Una notte, decise di seguire il suono.
Il fratellino Liam la udì mentre si alzava e tentò di fermarla, ricordando le raccomandazioni dei genitori sui pericoli che si celano nel bosco, ma Niamh voleva assolutamente scoprire da dove provenisse la melodia.
Allora il fratellino decise di seguirla.
Si inoltrarono nel bosco, fino ad arrivare in una radura, illuminata da centinaia di candele.
Con stupore videro fate e folletti danzare in cerchio, seguendo il ritmo di un flauto d’argento suonato da una bellissima ninfa.
In sottofondo, si poteva udire il suono di violini, banjo a quattro corde, chitarre ed arpe.
Niamh non poté trattenersi: si sciolse dalla stretta del fratello e a passo di danza si unì al cerchio delle fate.
Liam la chiamò e chiamò, cercando di convincerla a uscire dal cerchio.
Ma ad un certo punto una luce abbagliante avvolse gli esseri fatati e Niamh, finché scomparvero tutti in un pulviscolo di stelle.
Le ricerche della bambina durarono per molto tempo, ma non ottennero risultati.
Finché, vent’anni dopo, Liam tornò nostalgicamente in quel luogo, in cui era ancora visibile il cerchio di erba calpestata.
Proprio in quel momento si sentì chiamare:
“Liam, Liam! Sei tu? Avrò danzato per venti minuti, ormai, è ora di tornare a casa da mamma e papà”.
Liam guardò quella bambina in camicia da notte con le lacrime agli occhi: “Niamh, sei proprio tu! Non hai danzato per venti minuti… ma per vent’anni!”
Emma.
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