Curiosity di questa settimana vuole dedicare spazio al tradizionale dolce pasquale la colomba.
Tra qualche giorno é Pasqua e sulle nostre tavole non mancherá di sicuro il classico dolce, diventato emblema della Pasqua italiana solo negli anni ’30 dello scorso secolo, quando l’azienda pasticciera Motta decise di realizzare una preparazione simile al panettone, modellata a forma di colomba e arricchita con pasta di mandorle e glassa di zucchero.
Ma noi vogliamo raccontarvi di una leggenda piú antica che s’intreccia con la figura del monaco missionario irlandese, noto per aver fondato da abate numerosi monasteri e chiese in Europa.
Nato a Navan nel 542 circa e morto a Bobbio, 23 novembre 615 é il santo patrono dei motociclisti.
Da non confondere con il piú famoso Saint Columba, Colm Cille, che insieme a san Patrizio e santa Brigida è uno dei santi patroni dell’Irlanda.
La leggenda narra che nell’alto medioevo, nel 612, il monaco irlandese Colombano, con i suoi compagni di preghiera, si trovasse a passare nel regno Longobardo, nei pressi dell’attuale Pavia.
Il Santo e i suoi compagni furono ricevuti dai sovrani longobardi e invitati ad un pranzo molto ricco.
Al banchetto vi erano molte pietanze a base di carne e anche se non era un venerdí era comunque tempo di Quaresima e il devoto Colombano non si sarebbe mai sognato di mangiare carne.
Provò disagio davanti a tanta opulenza messa in tavola nel periodo di penitenza quaresimale.
Per non offendere la regina Teodolinda ma neppure la propria fede avrebbe voluto rispettare il precetto cristiano di non mangiare carne, Colombano superò con diplomazia l’incresciosa situazione affermando di voler benedire il cibo prima di consumarlo.
Durante la benedizione le pietanze a base di carne si trasformarono in candide colombe di pane bianche, come le loro tuniche monastiche.
Il prodigio colpì molto la regina che poi decise di donare il territorio di Bobbio dove nacque l’abbazia di San Colombano.
La colomba bianca divenne anche il simbolo iconografico del santo, ed è sempre raffigurata sulla sua spalla.
Pare che da quelle colombe bianche e da questa leggenda ebbe origine il dolce che arriva sulle nostre tavole a Pasqua.
Vi invito a leggere anche le altre leggende riguardanti questo dolce come:
Re Alboino che, conquistata Pavia dopo tre anni di assedio alla vigilia di Pasqua, avrebbe salvato la città dal saccheggio perché tra i doni ricevuti vi erano dei pani dolci di suprema bontà preparati a forma di colomba.
Oppure la leggenda sull’origine di questa ricetta è legata alla battaglia di Legnano (1176), vinta della Lega dei comuni lombardi contro Federico Barbarossa.
L’idea del dolce sarebbe nata ad un condottiero del Carroccio che per celebrare la vittoria fece confezionare dei pani speciali in omaggio alle tre colombe che durante la battaglia avevano vigilato sulle insegne lombarde.
A qualsiasi leggenda vogliate crede, un italiano a Sligo vi augura di trascorrere una serena Pasqua.
Auguri a tutti!
Emma
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