Antica festa pagana che si celebra tra l’equinozio di primavera ed il solstizio estivo
Per accendere i fuochi di Bel si utilizzava anche il nocciolo, un albero che simboleggia la saggezza dell’altro mondo e nel medioevo sembra che ai bambini venisse dato il latte della nocciola per farli crescere sani.
I fuochi delle case venivano spenti e riaccesi dal Fuoco Sacro del rituale per portare nella casa una fiamma benedetta che fosse beneaugurante, allo stesso modo con foglie bruciate venivano cosparsi i campi.
Per la tradizione irlandese, nel giorno di Beltane erano giunti gli Dei supremi di Erin, per portare sull’isola di Smeraldo il druidismo, la magia e i quattro doni la pietra del destino, la lancia di Lugh, il calderone di Dagda e la spada di Nuada.
Solitamente i giovani del villaggio andavano per campi e boschi a mezzanotte del 30 aprile per raccogliere fiori con cui adornare se stessi, i familiari e le case.
Nel ritorno, si fermavano ad ogni porta a lasciare un fiore.
Un’altra tradizionale attività è attaccare nastri rossi a cespugli di biancospino per propiziare amore, fortuna o guarigione.
Il Biancospino è l’albero della speranza, del piacere e della protezione, la sua fioritura rappresentava per i Celti l’inizio della festa, é la pianta della Dea, come la quercia è l’albero del Dio, si dice infatti che il suo profumo ricordi quello della sessualità femminile.
Inoltre è anche una pianta legata all’Altro Mondo, associata alle fate, piante di biancospino che crescono solitarie su una collina o vicino ad una sorgente sono ritenute segnali del regno delle fate, gli esseri fatati abitano nelle piante di biancospino.
Il tabù sulla raccolta di questa pianta viene sospeso a Beltane, quando può essere raccolto per la festa o per essere portato in casa, così la rugiada raccolta dai rami di biancospino è a Beltane benefica ed é indicata per le ragazze che vogliano conservare la loro bellezza.
Il palo era costituito da legno di betulla, albero simbolo di resurrezione, ornato con strisce di stoffa variamente colorate o pitturato con vernice bianca e rossa, poi si raccoglievano i fiori e si passavano notti insieme sotto le stelle nel bosco.
E’ sostanzialmente un lungo tronco piantato a terra, alla cui cima sono legati dei nastri colorati con i quali i danzatori eseguono intrecci decorativi ballando intorno al palo.
Man mano che la danza si svolge intorno al palo, ruotando in cerchio, i nastri si attorcigliano creando un bellissimo effetto multicolore.
Secondo la tradizione di Beltaine il palo di maggio viene preparato in occasione della ricorrenza di Imbolc, il 1° febbraio.
Due simboli di questa festa sono le mucche e le api, è il tempo del latte e del miele.
Questo perché per gli antichi celti la capacità delle mucche di produrre latte in questo periodo dell’anno era miracoloso e stessa cosa valeva per la creazione del miele da parte delle api.
Beltane è celebrato con miele, focacce di farina d’avena e formaggi.
Il numero nove nella tradizione celtica è il numero che indica la completezza, quindi simbolico del cosmo.
Lo sfregamento di legnetti, il tabù circa l’uso di metalli, l’utilizzo di selci, ci rinvia forse a epoche remotissime, antecedenti qualsiasi civiltà storica e testimonia l’antichità di queste tradizioni.
Il fuoco sacro era simbolo del fuoco celeste, del calore primordiale che produsse la creazione e che si presentava a ogni ritorno della primavera.
Andavano nei boschi a raccogliere nove diversi tipi di legna, che veniva posta in un buco nel terreno e accesa ritualmente con due pezzi di legno di quercia, sfregati insieme per creare scintille.
I nove tipi di legna erano probabilmente i nove legni sacri dei Druidi: sorbo selvatico, quercia, salice, nocciolo, betulla, biancospino, melo, pino, vite o rovo.
Una bevanda tipica di questa festa è l’idromele, liquore che si ottiene dal miele fermentato e che anticamente si pensava, donasse il dono del canto e della profezia.
Dopo il matrimonio gli sposi potevano accedere per un intero mese lunare alla bevanda sacra l’idromele, questo nettare garantiva la consacrazione dell’unione e l’energia necessaria ai numerosi amplessi, da qui deriva luna di miele.
Un altro aspetto celtico ripreso dalla tradizione cristiana è di portare quando ci si sposa, la fede all’anulare sinistro, l’anello è un simbolo di protezione e veniva messo all’anulare dai guerrieri perché c’era la credenza che per quel dito passasse una vena direttamente collegata al cuore.
Essere feriti in quel punto avrebbe significato morire dissanguati, poiché l’amore da sempre risiede nel cuore, mettere un anello al dito collegato direttamente al cuore significava proteggere e catturare l’amore e il cuore dell’amata.
Tra le tante credenze e i rituali del 1°maggio questa è davvero curiosa, uscire prima dell’alba e prendere la prima lumaca che si trova, metterla su un piatto cosparso di farina e lasciare una foglia di cavolo, nella sua deambulazione la lumaca scriverà il nome del futuro sposo!
Le erbe raccolte prima del sorgere del sole nel primo giorno di maggio hanno migliori proprietà curative specialmente per curare le verruche.
Quando la produzione del burro era un procedimento casalingo effettuato con la zangola, il primo burro prodotto con il latte del 1° maggio era considerato il migliore per preparare unguenti e pomate.
Emma
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