Grafton Street é il centro della vita sociale di Dublino da oltre un secolo.
Entrando in Grafton Street dalla parte del parco Stephen’s Green, la strada si snoda lungo una serie di case e negozi dirigendosi verso il .
Quella che doveva essere una piccola strada secondaria che collega due dei più grandi monumenti di Dublino, in realtà eclissa molte altre strade della cittá, é il posto dove non solo i dublinesi, ma tutti fanno acquisti, pranzano o semplicemente passeggiano.
Grafton Street viene considerata il paese delle meraviglie, c’è magia nell’aria, come recita una canzone popolare che risale all’inizio del XX secolo.
In realtà la strada è stata la mecca dello shopping in Irlanda sin dai tempi vittoriani, i negozi sono ovviamente cambiati, dalle sartorie si é passati ai marchi di moda.
Di notte, molto tempo dopo che i negozi chiudono, uno stuolo di pub e ristoranti nelle vicinanze, assicura che la strada sia affollata di gente allegra e festaiola.
La magia funziona tutto l’anno, dalla piena estate quando i turisti affollano la via fino in inverno quando si accendono le luci di Natale.
E’ tradizione per i dublinesi, recarsi in Grafton Street la vigilia di Natale, per fare acquisti e godersi il divertimento, imbattersi in vecchi amici e ricordare a se stessi che nonostante sia una capitale europea, Dublino in fondo é una piccola città.
Le origini di Grafton Street sono umili, una vecchia mappa di Dublino mostra che all’inizio del 17° secolo un percorso correva dal Trinity College di Dublino all’area ora conosciuta come Stephen’s Green.
Si ritiene che il percorso scorresse lungo le rive del fiume Styne, ora scomparso, il che spiega il percorso tortuoso della strada, all’epoca, non era altro che un campo paludoso alla periferia di Dublino, utilizzato per il pascolo del bestiame, l’esecuzione pubblica e l’occasionale rogo per le streghe.
Si é sviluppata inizialmente come area per l’edilizia abitativa poi col passare degli anni, la strada divenne sede di numerosi editori e librai e una scuola di alta classe, la Whytes Academy, alla quale parteciparono, tra gli altri, Thomas Moore, Robert Emmet e il Duca di Wellington.
Nel corso del 19° secolo, Grafton Street si trasformata in un’era vittoriana, la zona commerciale di fascia alta, con negozi di abbigliamento per lady e lord, gioiellieri, produttori di orologi oltre a commercianti di prodotti enogastronomici.
Nonostante Grafton Street ha attratto catene di negozi e marchi globali, alcuni dei rivenditori originali sono ancora lì.
Nel 1849, Hugh Brown e James Thomas aprirono un negozio di tendaggi e oggi sono uno dei grandi magazzini più esclusivi d’Irlanda e occupano il numero 88 della strada.
Nel 1869, i gioiellieri Weirs & Sons aprirono al numero 5, l’azienda si espanse rapidamente e si trasferì in una sede più grande al numero 96 dove è ancora oggi.
Il più famoso e antico caffè di Dublino è il Bewleys Oriental Café, ancora lì al numero 97-98, dove una volta si trovava la Whytes Academy, nel corso degli anni, Bewleys divenne un ritrovo abituale per grandi della letteratura come James Joyce.
La prima guerra mondiale e la guerra d’indipendenza irlandese hanno messo a dura prova la vita commerciale di Dublino, anche il commercio al dettaglio è cambiato, ma Grafton Street si è rapidamente adattato.
La strada aveva il suo cinema, la Grafton Picture House, che sopravvisse fino agli anni ’70, e servì anche come locale notturno per artisti come The Dubliners.
Gli anni ’70 videro proprio su questa strada i primi McDonald aperti in Irlanda.
Mentre il XX secolo volgeva al termine, l’Irlanda diventava sempre più ricca e la già stretta Grafton Street era intasata dal traffico, cosí nel 1979 divenne area pedonale, dandole una nuova prospettiva di vita con gli artisti di strada.
Emma.
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