Sarebbe dovuto passare ancora un decennio prima della rivolta di Pasqua del 1916 a Dublino
Nel 1906 la Gaelic Athletic Association (GAA), fondata nel 1884, aveva instillato nei suoi membri un orgoglio nazionalista che avrebbe visto uno dei suoi più famosi saltatori in lungo prendere in mano la situazione e protestare quando fu costretto a gareggiare sotto la bandiera britannica.
Peter O’Connor vinse l’oro e l’argento alle Olimpiadi del 1906 ma, cosa più importante, organizzò una delle prime proteste politiche olimpiche con la sua bandiera irlandese.
Nel 1906, Peter O’Connor, assieme a Con Leahy e John Daly furono designati per le Olimpiadi.
I tre irlandesi viaggiarono in Grecia con blazer verdi, cappelli decorati con l’acetosella e portarono con loro la loro bandiera irlandese, la vecchia bandiera Erin Go Bragh con un’arpa d’oro su uno sfondo verde.
Quando arrivarono, la tecnicità delle regole impose che non potessero competere come irlandesi, in quanto l’Irlanda non aveva un proprio Consiglio Olimpico per nominarli in competizione.
Peggio ancora, gli olimpionici dovevano essere classificati come inglesi, una nazione che nessuno di loro era troppo felice per rappresentare.
O’Connor era uno dei favoriti per l’oro nella gara di salto, aveva già infranto il record mondiale detenuto dal suo principale rivale, l’americano Myer Prinstein.
Sebbene nato in Inghilterra, O’Connor è cresciuto a Wicklow, ed é entrato a far parte della GAA due anni dopo il suo esordio e ha vinto numerosi titoli irlandesi.
Fu il primo a stabilire un record mondiale di salto in lungo con l’International Association of Athletics Federations il 5 agosto 1901.
Il suo record rimase ininterrotto per 20 anni e rimase un record irlandese per ben 89 anni.

O’Connor era sicuro di aver vinto la gara di salto in lungo finché non gli è stato detto che l’unico giudice doveva essere Matthew Halpin, manager della squadra americana.
Sebbene O’Connor abbia protestato, le sue affermazioni di pregiudizio sono state annullate e alla fine é arrivato secondo, dopo l’atleta americano.
Per aggiungere la beffa al danno, l’irlandese doveva ricevere il premio sotto la bandiera britannica e nonostante fosse onorato del premio non riuscí a tollerare quella mancanza di rispetto.
Mentre l’Union Jack veniva issata, O’Connor usó la sua abilitá di saltatore per rimpiazzare la bandiera britannica con la sua controparte irlandese la la bandiera di Erin go Bragh e diventare una delle prime persone a portare la politica nello sport.
O’Connor avrebbe continuato a vincere l’oro nel suo secondo evento, il triplo salto, contro il suo collega irlandese Con Leahy, che era rimasto al suo fianco durante la protesta della bandiera.
Tuttavia, non ha fatto un secondo tentativo di salto con la bandiera alla cerimonia per la sua medaglia d’oro.
O’Connor ha fatto una delle più storiche proteste durante eventi sportivi che l’Irlanda abbia mai visto.
Non avrebbe mai gareggiato in un altro evento olimpico e sfortunatamente, poiché le Olimpiadi del 1906 vennero successivamente riconosciute come Intercalated Games, le sue medaglie non sono ora ufficialmente riconosciute.
Emma.
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