il malocchio

Il Malocchio

Il Malocchio nell’antica Irlanda

Alcuni anni or sono viveva nel Kerry una vecchia che si pensava portasse sfortuna ad incontrarsi al mattino, tanto che tutte le ragazze erano solite uscire dopo il tramonto per andare a prendere l’acqua per il giorno seguente, in modo da evitare il suo sguardo malefico, perché ogni cosa che la vecchia guardava diventava perdita e dolore.

Vi era anche un uomo che veniva temuto a causa dello strano e fatale potere del suo sguardo, in sua presenza erano accadute così tante sfortune ed incidenti che infine i vicini lo costrinsero a portare sul suo occhio malefico una benda nera, da non rimuovere se non su richiesta, infatti, i dotti gentiluomini, curiosi di queste cose, talvolta gli chiedevano una prova del suo potere ed egli scommetteva mentre beveva con i propri amici.

Un giorno quest’uomo incontrò vicino alle rovine di un castello un ragazzo in lacrime e molto addolorato per il suo piccione, che era salito sulla cima delle rovina e non si riusciva a riportarlo giù.

“Cosa mi dai” chiese l’uomo “se te lo riporto?”

“Non ho nulla da darti” disse il ragazzo “ma pregherò Dio per te. Riportami il mio piccione ed io sarò felice.”

L’uomo si tolse allora la benda nera e guardò fissamente l’uccello, finché cadde improvvisamente a terra e rimase senza sensi, come stordito, ma non gli era accaduto alcun male ed il ragazzo lo prese ed andò gioioso per la sua strada.

Una donna della contea di Galway aveva un bel bambino, così bello che tutti i vicini facevano attenzione a dire “Dio lo benedica” quando lo vedevano, perché sapevano che le fate avrebbero voluto rapirlo e portarlo sulle colline.

Un giorno accadde che una vecchia, una straniera, entrò in casa.

“Lasciatemi riposare,” disse “perché sono molto stanca” e sedette, guardando il bambino, ma non disse mai “Dio lo benedica”.

Quand’ebbe riposato si alzò, guardò fisso nuovamente il bambino in silenzio e se ne andò. Per tutta la notte il bambino pianse senza dormire ed il giorno dopo si lamentò come se soffrisse.

La madre andò quindi dal prete, ma lui non fece nulla per timore delle fate.

Proprio quando la povera madre era disperata, vide una strana donna avvicinarsi alla porta. “Chissà” disse al marito “se questa donna può aiutarci.” Così le chiese di entrare a riposare. E quando ella vide il bambino disse subito: “Dio lo benedica” e gli sputò per tre volte addosso, quindi sedette.

“Ora, cosa mi darai” disse “se ti dico cosa affligge il bambino?”

“Riempirò le tue mani di argento,” disse la madre “quanto ne vorrai, parla” e versò il denaro nelle mani della donna.

“Ora dimmi la verità, per l’amore ed in nome di Maria e dei buoni angeli.”

“Bene,” disse la straniera “le fate hanno tenuto il tuo bambino sulle colline in questi due giorni ed al suo posto hanno lasciato un sostituto, ma sul tuo  bambino sono state dette così tante benedizioni che le fate non possono fargli del male.

Solo una benedizione non è stata detta e solo una persona ha fatto il malocchio, ora devi cercare questa donna, portarla in casa e tagliare segretamente un pezzo del suo mantello.

Bruciate quindi  il pezzo vicino al  bambino fin quando il fumo che si innalzerà lo farà starnutire, quando questo accadrà l’incantesimo sarà spezzato ed il tuo bambino ritornerà sano e salvo al posto del sostituto.

Quindi la straniera si alzò e se ne andò.

Per tutto il pomeriggio la donna cercò la vecchia ed infine la scorse sulla strada.

“Entra,” le gridò “entra a riposare, buona donna, perché i dolci sono caldi sulla griglia e la cena è pronta.

“Così la donna entrò, ma non disse mai “Dio benedica la tua gentilezza” a uomo o mortale, limitandosi a guardare minacciosamente il bambino, che  piangeva più che mai.

La madre aveva detto alla figlia più grande di tagliare un pezzo del mantello della vecchia segretamente quando si fosse seduta per mangiare e la fanciulla così fece, portando poi il pezzo alla madre senza che nessuno se ne accorgesse ma con loro sorpresa, appena fatto questo la vecchia si alzò e uscì senza dire una parola e non la videro più.

Il padre  portò quindi fuori il bambino e bruciò il pezzo di mantello davanti alla  porta, tenendo il bambino sopra il fumo fin quando starnutì tre volte violentemente, dopo di che riportò il bambino alla madre, che lo mise a letto dove dormí pacificamente con un sorriso sulle labbra e non pianse più di dolore.

Quando si risvegliò la madre seppe che aveva riavuto dalle fate il suo caro bambino e null’altro di male gli accadde più.

Emma.

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