I giganti, non sono solo un mito una leggenda, sono realmente esistiti in diverse parti del pianeta, noi ovviamente ci occupiamo di quelli che hanno abitato l’Irlanda.
Probabilmente tutto questo interesse da parte di scienziati e ricercatori é nato dopo che Charles Byrne é divenuto famoso con lo pseudonimo di Charles O’Brien il gigante irlandese.
Nato nel 1761 nei pressi di Littlebridge, una remota localitá nella contea di Tyrone nell’Irlanda del Nord, diventó un fenomeno da baraccone a causa della sua altezza spropositata oltre i 2 metri e mezzo.
In alcune fonti lo si descrive alto tra i 2,49 metri e i 2,54 metri ma le prove scheletriche stimano l’altezza in 2,31 metri.
Lo scheletro di questo gigante é tuttora esposto al Museo Hunterian presso il Royal College of Surgeonsa Londra e i suoi resti, i denti in particolar modo, sono stati a lungo studiati per capire le cause della mutazione.
I risultati della comunitá scientifica sullo studio del Dna di Bynne hanno portato la scoperta di una rara mutazione in un gene AIP che causa, in chi ne è affetto, il tumore all’ipofisi: la ghiandola pituitaria, così, secerne quantità eccessive di ormone della crescita 50 volte superiore al normale, originando il gigantismo, qualora la neoplasia si sviluppi in età prepuberale.
Se, la malattia si scatena in età adulta ne deriva a una crescita anormale della fronte, della mascella, delle mani e dei piedi, un disturbo chiamato acromegalia.
I ricercatori sono riusciti non solo a mappare le cause del gigantismo ma a scoprire che questa anomalia del gene é stata riscontrata in altre 4 famiglie dell’Ulster, che hanno in generazioni recenti dato origine a sei “giganti” di oltre due metri di altezza e ad altre persone affette da disturbi della crescita.
Byrne e le quattro famiglie nordirlandesi condividevano un unico antenato, vissuto circa 1.500 anni fa, dal quale il gene mutante avrebbe avuto origine.
La zona in cui vivono queste persone viene tenuta segreta dagli studiosi che desiderano proteggere chi é affetto dall’anomalia.
Charles Byrne, morí molto giovane all’etá di 22 anni a causa dell’alcol, quando si sparse la notizia della sua morte, nel mondo accademico britannico molti medici e scienziati fecero a gara per comprare le sue spoglie, sperando di poter ricavare da esse il segreto della sua grandezza.
Lui peró aveva espresso ai suoi amici le sue ultime volontá ovvero che il suo corpo, diverso, venisse chiuso in una cassa e gettata tra i flutti del mare.
Chissá magari la sua paura era proprio quella di finire sezionato in nome della scienza ed essere esposto in una teca di vetro.
Ma i suoi desideri di sepoltura furono vanificati e le sue peggiori paure divennero reali quando John Hunter fece in modo che il cadavere di Byrne venisse rapito mentre si dirigeva verso il mare.
Hunter ha quindi ridotto il cadavere di Byrne ad uno scheletro e quattro anni dopo ha esposto lo scheletro di Byrne nel suo Museo Hunterian, ora situato nel Royal College of Surgeons.
Come detto in precedenza, il suo scheletro risiede ancora nel Museo Hunterian al Royal College of Surgeonsa Londra, ma ci sono persone che stanno lottando affinché al gigante irlandese venga data l’agognata sepoltura.
Questo può forse aiutare a spiegare la lunga tradizione di mitologia sui giganti della storia irlandese.
Emma.
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