I più spaventosi mostri devono ringraziare gli irlandesi per le loro origini
le creazioni piú terrificanti che hanno scatenato l’immaginazione sul misterioso mondo dei non morti sono:
Dracula
Romanzo scritto da Bram Stoker, un amante degli elementi più oscuri del folclore e della mitologia irlandese che ha ispirato la sua più famosa creazione succhiasangue.
Banshee
La si sente piangere e urlare solo quando una persona amata sta morendo.
La parola deriva dall’irlandese Bean Sí, che letteralmente significa fata femminile.
Dullahan
Il cavaliere senza testa si dice che abiti in un bosco irlandese vicino a Westmeath.
Noto anche con i nomi di Durahan o Gan Ceann, il suo nome significa persona scura.
Folletto raccapricciante, reca la propria testa in braccio spesso conduce una carrozza nera trainata da cavalli senza testa.
Per gli umani che incontrano l’essere durante il suo tragitto é un presagio di morte.
Licantropi
I testi antichi si riferiscono al mezzo uomo e mezzo lupo che abitavano nella zona di Tipperary.
I vecchi capi gaelici erano soliti visitare e pregare per il loro supporto prima di una battaglia.
Il sacerdote non morto
Questo è un vecchio prete delle montagne di Dublino, che gli abitanti del posto hanno giurato di aver visto dopo la sua morte negli anni ’20.
The Mayo Vampire
Esistito durante la grande carestia, si crede faccia riferimento alle persone che sono fuggite dalle loro case e che vivevano nei boschi vicino a Westport, ma i locali hanno giurato che veniva di notte per i loro bambini.
Jack O’Lantern
Si dice che Jack O’Lantern sia uno spirito che intrappola Satana in una cavità a forma di croce.
Quando Jack morì, fu escluso dal Paradiso e dall’Inferno, sospeso in un abisso nero con solo un tizzone in una rapa scolpita, la torcia del Diavolo, per aiutarlo a navigare.
Il mostro di Meredith
Nella chiesa parrocchiale di Ardtrea, nei pressi di Cookstown, contea di Tyrone, c’è un monumento in marmo e un’iscrizione in memoria di Thomas Meredith D.D, che era stato membro del Trinity College di Dublino e per sei anni rettore della parrocchia.
Morì, secondo le parole dell’iscrizione, il 2 maggio 1819, a seguito di una visita improvvisa e terribile.
Una leggenda locale spiega questa visita, affermando che un fantasma infestava la canonica, le cui visite avevano fatto allontanare la sua famiglia e i suoi servitori.
Emma.
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