Forse lo scrittore irlandese per il suo capolavoro Dracula, non è stato ispirato dalle leggende rumene, ma dalle storie horror irlandesi.
L’8 novembre 1847 a Clontarf un quartiere a nord di Dublino, nasceva il grande scrittore Bram Stoker.

Dracula è considerato un capolavoro del genere horror gotico, pubblicato nel 1897 ed immortalato per anni in film, produzioni teatrali e cultura popolare.
La storia, ambientata in epoca vittoriana, ruota attorno ai tentativi del conte Dracula, un vampiro, di trasferirsi dalla Transilvania in Inghilterra e all’interazione tra lui e un piccolo gruppo di persone.
Le persone credono nei vampiri da tempo immemorabile, in molte culture primitive si hanno credenze nei vampiri e linee guida su come proteggersi da un attacco, come uccidere un vampiro e sterminare la sua immortalità.
Le leggende sul vampirismo risalgono all’Assiria, alla Babilonia, alla Cina e al Sud America.
Nel 1800 in Grecia la credenza nel vampirismo era talmente diffusa che chiunque avesse i capelli rossi era sospetto e poteva essere ucciso.
Ma la vera casa del vampirismo è l’Europa orientale ed in particolare la Romania, in quanto associata al vampiro e considerata una combinazione di leggende e superstizioni.
Il vampirismo peró potrebbe essere associato a una condizione medica, come la porfiria, i pazienti che ne sono affetti sviluppano intolleranza alla luce del sole, anemia, sono pallidi e senza forze, possono aver bisogno di trasfusioni e di tenersi al riparo dalle fonti di luce, come le finestre, per non incorrere in dolorose lesioni cutanee alle parti più esposte del viso, come naso e orecchie.
La cura per l’anemia in passato era quella di bere il sangue degli animali.
Altra insolita e bizzarra caratteristica di questa malattia è l’eritrodonzia, disturbo che colora letteralmente i denti di un colore fosforescente, facendo così suggerire un allungamento spropositato dei medesimi, addirittura visibili in ambienti poco illuminati, tale fluorescenza è dovuta alle porfirine che si depositano nel fosfato di calcio dei denti.
L’opinione popolare é che Stoker abbia trascorso diversi anni a studiare vampiri e folklore europeo, basando il romanzo sulla persona della vita reale del principe Vlad III di Valacchia che visse dal 1431 al 1476.
Considerato un eroe nazionale in Romania, era un principe assetato di sangue con un debole per impalare nemici, da qui il nome di Vlad l’Impalatore.
Secondo questa teoria, il nome Dracula deriva da Drac che era il nome del padre di Vlad. Dracula significherebbe figlio di Drac, diavolo o drago.
Diversi critici peró affermano che Bram Stoker che non ha mai visitato la Romania sia stato ispirato dai non morti di origine irlandese conosciuti in patria col nome di Na Neamh Mairbh.
Sfortunatamente, a causa di una malattia tuttora sconosciuta, Bram Stoker passa tutta la sua infanzia a letto e la madre trascorre molto tempo con lui.
Charlotte Blake (1818-1901) è nata a Sligo e aveva vissuto gli anni della carestia regalando al giovane Bram storie di effetti distruttivi sull’umanità con resoconti di persone scheletriche che camminavano in campagna, in modo efficace, vivendo senza vita.
È interessante notare che il manoscritto originale di Stoker era in realtà intitolato The Undead (i non morti).
Durante la carestia sono stati registrati anche episodi di cannibalismo, una pratica particolarmente macabra era quella di succhiare il sangue dai morti.
Charlotte raccontò anche a suo figlio le storie di una terribile epidemia di colera che quasi spazzò via Sligo nel 1832, dove alcuni malati vennero seppelliti vivi per non diffondere la malattia.
Dracula non fu il primo romanzo sui vampiri ma il secondo, un altro autore irlandese Sheridan Le Fanu ha scritto un romanzo sui vampiri “Carmilla” 25 anni prima di Stoker e forse lo ha ispirato proprio come gli scrittori Robert Louis Stevenson, Arthur Conan Doyle e HG Wells che durante la fine del XIX secolo scrissero romanzi sul soprannaturale.
I vampiri fanno parte della mitologia irlandese da millenni i Sidhe o le fate erano una razza potente e soprannaturale che viveva in un mondo parallelo e per sopravvivere erano obbligati a bere sangue umano o animale.
Secondo il folklorista Owen Harding l’origine della parola Dracula potrebbe provenire dalla parola irlandese Dreach-Fhoula, pronunciata drac-ula, che significa sangue cattivo o contaminato.
Tuttavia, vi è una leggenda precedente associata ad esso, il sito Dun Dreach-Fhoula o Castle of Tainted Blood, era una fortezza a guardia di un passaggio solitario a Macgillycuddy’s Reeks Mountains, nella contea di Kerry.
Era, ed è tuttora, presumibilmente abitato da fate che bevono sangue e che cambiano forma.
Poi c’è Abhartach, pronunciato avertack, un’antica leggenda irlandese che si riferisce ad un nano, Owen Harding suggerisce che questo potrebbe essere stato il prototipo del romanzo di Stoker.
Questa storia è stata tramandata localmente per anni, c’è persino un monumento sul luogo di sepoltura di Abhartach, un manoscritto su questa leggenda é stato pubblicato da uno scrittore anonimo, intitolato The Abhartach, Dreach-Fhoula ed esposto fino al 1868 al Trinity College a cui Stoker partecipò.
Emma.
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