Alcuni magnifici cavalli fatati continuarono a vivere per diversi secoli ed un tempo erano noti per le loro nobili forme e qualità.
L’ultimo di essi apparteneva ad un grande lord nel Connaught e, quando morì tutti i suoi beni furono venduti all’asta, il cavallo reale venne acquistato da un emissario del Governo Inglese, che desiderava entrare in possesso di un campione della magnifica ed antica razza irlandese per trasportarlo in Inghilterra.
Quando il giovane cercò di montare il nobile animale, esso si impennò e gettò violentemente a terra il cavaliere, uccidendolo sul colpo.
Quindi, veloce come il vento, galoppò via, si immerse in un lago e non venne mai più visto.
Così terminò la grande razza dei possenti cavalli dei Tuatha de Danann in Irlanda, che non ebbero mai pari in tutto il mondo per maestà e bellezza.
Talvolta le fate sotterranee costruiscono una strada dritta sotto l’acqua marina da un’isola all’altra, tutta pavimentata con corallo, ma nessuno può percorrerla eccetto la razza fatata.
Spesso i pescatori, nel tornare a casa a notte tarda, guardando in basso li hanno visti passare e ripassare una striscia nera di omini con cani neri che sono molto feroci se qualcuno cerca di toccarli.
Le fate sotterranee possono assumere molte forme.
Un pomeriggio d’estate una giovane fanciulla, figlia del proprietario della fattoria, stava mungendo le mucche in cortile quando improvvisamente apparvero tre bellissime dame, tutte vestite di bianco e le chiesero un sorso di latte.
La fanciulla sapeva bene che non doveva dare via il latte senza usare delle precauzioni contro gli inganni delle fate, così esitò, nel timore di portare sfortuna alle mucche.
“E’ così che ci tratti?” disse una delle dame che diede uno schiaffo in volto alla ragazza.
“Ti ricorderai di noi” disse la seconda dama e prese il pollice della fanciulla, stringendolo forte.
“Ed il tuo innamorato sarà falso con te” disse la terza.
Quindi la prima dama prese un secchio e munse la mucca e tutte bevvero quanto latte vollero, dopodiché ordinarono alla fanciulla di stare attenta a non offendere nuovamente gli spiriti delle grotte, perché essi erano molto potenti e non gliela avrebbero fatta passare altrettanto liscia, un’altra volta.
La povera ragazza svenne dalla paura e quando venne trovata senza sensi le dame erano sparite.
Ciononostante la storia dev’essere stata proprio come la raccontò quando rinvenne, perché nel secchio non era rimasta una sola goccia di latte né quel pomeriggio se ne potè mungere altro.
Emma.
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