Il cinema, l’arte e il teatro sono i protagonisti della rubrica Curiosity di questa settimana.
Teatro
La storia del teatro irlandese come fatto culturale autonomo inizia nel 1899, quando W. B. Yeats e lady Gregory fondarono l’Irish Literary Theatre, quale filiazione della Gaelic League.
Quattro anni piú tardi a questi letterati si unì la compagnia dei fratelli Fay per dare vita all’Irish National Theatre Society e, con essa, l’avvio alla rinascita della drammaturgia irlandese e gaelica.
Dal 1904 tramite l’Abbey Theatre fondato a Dublino con l’aiuto della mecenate inglese Annie Horniman, si riaffermó un repertorio nazionale e il recupero della lingua gaelica, il cui uso in pubblico era rimasto proibito fin dal Medioevo.

Cinema
Il primo governo dello Stato libero d’Irlanda mise a dura prova la libertà d’espressione, varando nel 1923 il Censorship of Films Act, una legge di censura particolarmente restrittiva, così da limitarne la crescita.
La Irish Film Society é attiva dal 1936 e nel 1977 venne sostituita dall’Irish Film Theater.
Nonostante negli anni Cinquanta abbia organizzato un festival internazionale a Cork e offerto paesaggi a decine di film anglo-americani, l’Irlanda non ha un passato cinematografico né una propria industria.
Solo nel 1975 la Cinegael, piccolo gruppo indipendente, ha varato il primo film di 50 minuti in gaelico: Caoineadh Airt Ui Laoire, ossia “Lamento per Art O’Leary”, in cui attori dilettanti del Connemara, dove si parla ancora la lingua dell’eroe caduto nella guerra di resistenza del 1773, recitano l’omonimo poema entrando continuamente in conflitto con l’impresario-regista non irlandese.
Negli anni Novanta, la riapertura dell’Irish Film Board il primo ente cinematografico statale irlandese, diventa una risorsa per i tanti artisti emergenti e che portò a numerose iniziative nel paese come ad esempio il Festival del cinema a Dublino.
Ha dato un nuovo impulso al meccanismo produttivo della cinematografia irlandese, che già sul finire del decennio precedente aveva prodotto diversi autori e attori, divenuti poi famosi grazie a Hollywood.

Arte
L’assenza della colonizzazione romana ha permesso che le tradizioni e la cultura artistica celtiche rimanessero intatte fino all’invasione normanna e al successivo ingresso dell’Irlanda nella dominazione inglese.
Di grande rilievo l’arte monastica irlandese, nei conventi maturarono manifestazioni artistiche di grande importanza, prima fra tutte la produzione di manoscritti miniati.
Un tipo di calligrafia maiuscola molto decorativa, si associarono pagine completamente miniate, in cui venne elaborato e svolto con inesauribile fantasia un genere di ornamentazione tipicamente irlandese a motivi geometrici rettilinei, curvilinei e a intreccio, con scene figurate.
Il book of Kells é il piú famoso esemplare visibile presso il Trinity College di Dublino.
L’oreficeria irlandese di questo periodo proseguì la tradizione artigianale di alto livello che aveva avuto origine nell’Età del Bronzo e del Ferro: oggetti di oreficeria sacra e profana decorati con smalti champlevé un’antica tecnica di decorazione a smalto, secondo la quale alveoli o cavità vengono scavati sulla superficie di un oggetto metallico e riempiti di smalto vitreo e vetri incastonati che riprendono motivi analoghi a quelli delle miniature.
Tipiche dell’arte irlandese sono le grandi croci di pietra scolpita con motivi ornamentali geometrici e zoomorfi e scene figurate.
Nulla è rimasto dell’originaria architettura in legno, mentre i resti in pietra di alcuni edifici monastici presentano strutture assolutamente estranee alla tecnica edilizia romana.
Ai sec. IX e X risalgono alcune piccole e semplicissime chiese in pietra (Kells, Glendalough, Killaloe) con copertura in legno o in pietra a elementi gradatamente aggettanti e le round towers, torri-rifugio a pianta circolare.
La ripresa edilizia nel XII secolo, segnò la conclusione del periodo più travagliato delle invasioni vichinghe, coincise con una particolare interpretazione iberno-romanica dell’architettura ecclesiastica, caratterizzata da una ricchissima decorazione scolpita.
Emma.
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