Si narrano storie meravigliose sulla formazione di questo lago e l’intera contea abbonda di tradizioni.
Una di queste afferma che un giorno, il grande Fionn Mac Cumhaill era in collera, prese una manciata di terra e la scagliò in mare, la manciata era così enorme che laddove cadde formò l’isola di Man e la buca causata dalla sua rimozione divenne la base del Lough Neagh.
Un’altra leggenda dice che in loco esisteva un tempo una fonte sacra, benedetta e santificata da un santo con il miracoloso potere della guarigione a patto che ogni paziente, quando ripartiva guarito, richiudesse con cura il cancello che custodiva la fonte.
Una volta, tuttavia, una donna dimenticò di farlo e lo lasciò aperto, immediatamente le acque, indignate, strariparono dal loro letto e cominciarono a perseguitare chi le aveva offese.

La donna piena di terrore cercò di fuggire lontano dalle onde che avanzavano fin quando, alla fine, fu così esausta che annegò, le acque si chiusero su di lei ed ella scomparve.
Rimasero però le tracce della sua fuga e formarono il grande lago ora esistente, che è della esatta lunghezza del percorso che la donna fece nella sua fuga dallo spirito irato del lago.
Misteriose influenze infestano tuttora la zona intorno al Lough Neagh, questo luogo è la dimora più antica delle Fate e quando esse di notte passano da un’isola all’altra si ode della dolce musica nei suoi pressi.
Da questo i marinai sanno che le Fate sono in viaggio ed un uomo affermò anche di averle viste camminare su raggi di luna con un folto gruppo di piccoli uomini tutti vestiti in verde dai capelli rossi e di dame con vesti di garza argentata.
A lui piacevano queste piccole creature e lasciava sempre per loro una parte del contenuto della bottiglia quando era sull’isola.
In cambio di queste attenzioni, esse gli donarono grande fortuna nella pesca ed in tutto il resto.
Questo pescatore, dunque, amava i suoi piccoli amici ed essi si prendevano grande cura di lui, perché persino nei tempi turbolenti, quando per tutta la contea si aggiravano saccheggiatori, nessuno gli fece del male.
Nel profondo della acque di Lough Neagh coloro che possiedono il dono della visione fatata possono ancora vedere le colonne e le mura dei bellissimi palazzi un tempo abitati dalla razza fatata quando erano gli Dei della terra e questa leggenda della città sepolta sotto le onde esiste da secoli.
Giraldus Cambrensis, afferma che ai suoi tempi le cime delle torri, costruite alla maniera della contea, quando il tempo era sereno erano distintamente visibili sulla superficie del lago e tuttora le Fate si aggirano tra le rovine del loro precedente splendore e tengono feste sotto le acque quando la luna splende.
I marinai, infatti, tornando a casa di notte hanno spesso udito della musica fatata risalire da sotto quelle onde dove si crede vi siano i palazzi fatati.
Emma.
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