Una notte sul tardi, così dice la storia, un medico che viveva vicino a Lough Neagh venne svegliato dal suono di una carrozza che si avvicinava alla sua porta, seguito dal suono di un campanello.

Raccogliendo in fretta i suoi abiti, il dottore corse giù e vide un piccolo paggio in piedi presso la portiera della carrozza, dentro la quale vi era un magnifico gentiluomo.
“Oh, dottore, affrettatevi a venire con me” esclamò il gentiluomo.
“Non perdete tempo, perché una grande dama è malata e non vi è nessuno che possa curarla eccetto voi. Venite subito in carrozza con me.”
Il dottore finì di vestirsi in tutta fretta e, preso tutto ciò di cui poteva avere bisogno, fu giù in un istante.
“Svelto,” disse il gentiluomo. ”Voi siete una persona eccellente. Sedete accanto a me e non allarmatevi qualunque cosa dovreste vedere.”
Corsero come matti e quando giunsero al traghetto il medico pensò che avrebbero svegliato il traghettatore e preso l’imbarcazione ma, al contrario, carrozza e cavalli si tuffarono ed in un istante furono dall’altra parte senza che una sola goccia d’acqua li avesse toccati.
Il dottore cominciò a sospettare di chi fosse in compagnia, ma rimase calmo, andarono su per la la Shane’s Hill ed infine si fermarono presso una casa nera, lunga e bassa, in cui entrarono.
“Oh, dottore, sono così felice di vedervi. Siete stato molto buono a venire.”
Attraversarono un corridoio stretto e scuro andando a tastoni fin quando una luce illuminò le pareti e avendo alcuni servitori aperto una porta, il dottore si ritrovò in una graziosa stanza tutta ricoperta di seta ed oro, su un letto di seta giaceva una bellissima dama, che lo salutò nella maniera più amichevole: “Vi ringrazio molto, mia signora;” disse il dottore “sono al servizio di Vostra Signoria.”
E rimase lì fin quando non fu nato un bambino, un maschio, ma, quando si guardò intorno, non vide alcuna balia, così lo avvolse in fasce per neonati e lo posò accanto alla madre.
“Ora” disse la dama “ricordatevi ciò che vi dico.
Cercheranno di farvi un incantesimo per farvi rimanere qui, ma seguite il mio consiglio, non mangiate né bevete nulla e sarete salvo.
Ricordate anche di non esprimere alcuna sorpresa qualunque cosa vediate e non prendete più di cinque ghinee d’oro, anche se ve ne venissero offerte cinquanta o cento come ricompensa.”
“Vi ringrazio, signora,” disse il dottore “Vi obbedirò in ogni cosa.”
Detto questo entrò nella stanza il gentiluomo, magnifico e nobile come un principe prese in braccio il bambino, lo guardò e lo rimise sul letto.
Ora, nella stanza vi era un grande fuoco ed il gentiluomo prese le molle e spostò con esse tutto il carbone sul davanti del camino, lasciando un grosso spazio dietro.
Prese quindi nuovamente il bambino e lo pose nello spazio dietro al fuoco, ricoprendolo con il carbone, ricordandosi l’avvertimento della dama, il dottore non disse una parola.
La stanza mutò improvvisamente in un’altra ancora più bella, dove si stava tenendo una grande festa con ogni sorta di cibi, bei frutti e luminosi vini rossi in coppe di cristallo scintillante.

“Ora, dottore,” disse il gentiluomo “sedete con noi e prendete ciò che più vi aggrada.”
“Signore,” disse il dottore “ho fatto voto di non mangiare né bere fin quando non sarò nuovamente a casa. Vi prego pertanto di farmi tornare alla mia dimora senza ulteriore ritardo.”
“Certamente,” disse il gentiluomo “ma permettetemi prima di pagarvi per il vostro disturbo” e pose sul tavolo una borsa piena d’oro, versandone molti pezzi lucenti.
“Prenderò solo ciò che mi spetta e null’altro” disse il dottore e prese cinque ghinee d’oro, mettendosele in borsa.
“Ed ora, posso avere una carrozza che mi riporti a casa? Si sta facendo tardi.”
Il gentiluomo rise, “Avete imparato questi segreti dalla mia signora” disse; “tuttavia, vi siete comportato bene e sarete riportato a casa sano e salvo.”
Arrivò quindi la carrozza ed il dottore prese il suo bastone e venne riportato indietro prima attraverso le acque carrozza, cavalli e tutto e poi sulla strada fin quando giunse alla sua dimora giusto in tempo per lo spuntar del giorno.
Ma, quando aprì la borsa per prendere fuori le ghinee d’oro, vi trovò uno splendido anello di diamanti del valore del riscatto di un Re e esaminandolo vi trovò incise le sue iniziali all’interno.
Comprese quindi che quell’anello era per lui, un dono dal principe delle Fate in persona.
Tutto ciò accadde cento anni fa ma l’anello rimane tuttora nella famiglia del dottore, tramandato di padre in figlio e chiunque lo possieda e lo indossi avrà per tutta la vita fortuna, onore e ricchezza.
Emma.
Seguici anche su Facebook e Instagram….E iscriviti al nostro gruppo!