Anche l’Irlanda ha il suo mostro marino.
Uno schizzo di giornale, con un’immagine del Serpente di mare, l’equivalente irlandese del Mostro di Loch Ness, riaffiora dopo molto tempo.

Il mistero della sua natura non è mai stato risolto ed è stato di nuovo oggetto di dibattito nel 2015 quando un abbozzo di giornale illustrato della creatura è stato trovato negli archivi della Mary Evans Picture Library a Londra, dopo che la biblioteca ha iniziato a digitalizzare il suo giornale illustrato vittoriano risalente al 1871.
L’Irlanda aveva il suo serpente marino e il mistero della Contea di Clare è stato ancora una volta sotto i riflettori dopo quasi 150 anni.
Il serpente di mare è stato avvistato numerose volte alla fine del 1850 al largo della costa dell’Irlanda, lungo la Contea di Clare.
Uno dei primi avvistamenti del mostro fu registrato nel 1850, a quanto narrano i testimoni il mostro era descritto come intento a prendere il sole vicino alla costa di Clare al largo di Kilkee.
Poi, nel settembre del 1871, il Limerick Chronicle pubblicò un articolo su un “grande e terrificante mostro marino” incontrato da un gruppo di persone, le quali “avevano i nervi considerevolmente turbati dall’aspetto spaventoso di questa straordinaria creatura”.
La storia arrivò a Londra ed il mese successivo un resoconto ancora più elaborato fu riportato da un giornale illustrato: The Day’s Doings.
Il giornale descriveva gli eventi del giorno: un gruppo che soggiornava a Kilkee, composto da diverse signore e alcuni gentiluomini, tra cui un noto pastore nel nord dell’Irlanda, era fuori a passeggio, in un posto noto come Diamond Rocks.
All’improvviso, la loro attenzione fu catturata dall’apparizione di uno straordinario mostro, che si alzò dalla superficie dell’acqua a circa settanta metri dal punto in cui si trovavano.
Aveva una testa enorme, simile a un cavallo, mentre dietro la testa e sul collo c’era un’enorme criniera di acqua dall’aspetto di alghe.
Gli occhi erano grandi e abbaglianti e da quello che era possibile percepire il corpo sotto le onde era molto grande.
La storia è apparsa anche in diversi altri giornali britannici e americani.
Emma.
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