Lo Specchio di Lady Margaret Hodnett

Lo Specchio di Lady Margaret Hodnett

Questa storia proviene dal castello di Belvelly nella contea di Cork, dove, alla fine del diciassettesimo secolo, viveva Margaret Hodnett, una fanciulla di rara bellezza. 

Margaret Hodnett era, senza dubbio, la ragazza piú agognata della contea di Cork, ricca, affascinante e di grande bellezza. 

Corteggiata da molti uomini ma il suo piú assiduo pretendente era un vicino di casa, Clon Rockenby.

Ahimè, Rockenby adorava veramente Margaret Hodnett, mentre lei non adorava nulla, salvo il suo riflesso nella miriade di specchi che possedeva.

Questi, si dice, erano doni dei molti uomini che aveva preso e poi gettato da parte quando cominciarono a annoiarla o non erano propriamente riverenti della sua bellezza. 

Anche Clon Rockenby ad un certo punto fu messo da parte per un altro uomo ma quando la fantasia per il nuovo uomo passò, lo richiamò e lui è sempre corso da lei.

Ora lo specchio preferito di Margaret era enorme, a tutta lunghezza, proveniente da Venezia, che le dava un riflesso chiaro ogni volta che ci guardava dentro. 

L’aveva appeso a un muro proprio all’ingresso di Belvelly, così che l’ultima cosa che vedeva quando lasciava il castello e la prima al suo ritorno fosse il suo riflesso radioso.

Il tempo passava ed il fedele Clon Rockenby continuava a correre da lei ogni volta che lo chiamava, sperando che un giorno il suo egoistico cuore di farfalla si sarebbe placato e avrebbe apprezzato il suo amore, la sua devozione e alla fine si sarebbe dichiarata sua.

Margaret, tuttavia, lo respinse del tutto, gli disse che non avrebbe mai voluto rivederlo, strappò le lettere, gli sbatté la porta in faccia e lo mandó a casa prima che potesse dire una parola.

Lei pensó che, come aveva fatto mille e più volte, quando lo avesse richiamato lui sarebbe di nuovo corso da lei, ma questa volta si sbagliava, Clon Rockenby, umiliato e arrabbiato, decise che avrebbe insegnato a quella mocciosa egoista una lezione.

Così ha creato un piccolo esercito e posto l’assedio al castello di Belvelly, deciso a farli morire di fame. 

Lui credeva che Margaret si sarebbe arresa al primo accenno di privazione, o che suo padre gli avrebbe offerto la sua adorabile figlia in cambio della revoca dell’assedio.

Sfortunatamente, Lord Hodnett era testardo quanto sua figlia era egoista. 

Gli abitanti di Belvelly resistettero per tre anni, mangiando tutto il bestiame all’interno del recinto del castello e Dio solo sa cos’altro prima di cedere nel terzo inverno dell’assedio.

Clon Rockenby fu il primo a entrare in Belvelly dopo la resa e il primo essere vivente che incontrò era Margaret Hodnett stessa, così sottile che le ossa mostravano in ogni centimetro del suo viso e corpo una volta adorabili.

Inorridito, non riuscí a parlare in un primo momento, lei, con gli occhi rossi e debole quasi fino alla morte, pianse e disse: guarda quello che mi hai fatto.

Clon si voltò e guardò quel grande specchio veneziano che pendeva ancora nell’atrio di Belvelly, mentre rifletteva l’immagine scheletrica, ma non potendo sopportare quella visione prese la sua spada per la lama e con l’elsa frantumò lo specchio in un milione di frammenti, dopo di che Margaret urlò e svenne.

La portò fuori e ordinò al suo esercito di portare cibo e altre cose necessarie nel castello. 

Il fratello minore di Margaret, con un’ultima riserva di forza, si era arrampicato sul tetto di Belvelly, portando un arco e una freccia. 

Nonostante la fame, aveva abbastanza forza per infilare una freccia nell’arco e mirare a Clon Rockenby, colpendolo sulla guancia e recidendo un’arteria del viso.

Le ultime parole di Clon furono rivolte a Margaret Hodnett.

Margaret, con il mio ultimo respiro ti maledico, possa tu cercare gli specchi per sempre e non trovarli mai.

Margaret Hodnett, si dice, non abbia mai riacquistato la sua bellezza, né si è mai sposata, il suo egoismo le costò prima il vero amore e poi la sua sanità mentale.

Si dice che il suo fantasma sia ancora nei terreni del castello alla ricerca di se stessa negli specchi.

Può essere visto vagare oggi nel castello, senza volto, sfregando costantemente le toppe del muro fino a quando non brillano come specchi e c’è un muro all’interno del castello completamente liscio perché il suo fantasma continua a lucidarlo per poter vedere di nuovo il suo riflesso.

Emma.

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