Chiunque abbia familiarità con la contea di Mayo o il villaggio di pescatori di Howth, avrà sentito nominare la leggendaria Grace O’Malley.

La storia di Grace O’Malley è molto nota in Irlanda, la regina dei pirati é una donna coraggiosa, un’eroina d’Irlanda.
La famiglia O’Malley era diretta discendente del Regno Umaill, noto come la baronia di Murrisk, nell’area sud-occidentale comprendente Westport, Louisburgh e Croagh Patrick.
Grace nata intorno al 1530 era la figlia di Owen Dubhdarra O’Malley, capo del Clan degli O’Malley.
Il clan degli O’Malley dominava il mare e tassava chiunque tentasse di commerciare nella loro zona.
Parlavano solo il gaelico e si rifiutavano di parlare inglese, quando Grace O’Malley in seguito incontrò la regina Elisabetta I nel 1593 dovettero conversare in latino.
Da adolescente bramava seguire suo padre, unirsi all’equipaggio ed andare per mare ma gli è stato detto che non era il posto giusto per una ragazza, che le sue lunghe ciocche fluttuanti si sarebbero impigliate nelle corde così, in un atto di pura sfida, si rasó i capelli per sembrare un maschio.
Questo fu uno dei gesti anticonvenzionali che caratterizzarono la sua vita e da quel giorno fu conosciuta come Grainne Mhaol, un nomignolo che in gaelico significa la calva.
Grace O’Malley sfidò tutte le avversità e divenne uno dei pirati più spietati del suo tempo.
Nel 1623, a 20 anni dalla sua morte, Grace O’Malley fu riconosciuta come “leader degli uomini combattenti” dal Lord Irish Ireland.
La sua lotta per l’uguaglianza ha finalmente dato i suoi frutti e fino ad oggi rimane una figura eroica sull’isola di Smeraldo.
All’età di 23 anni, Grace O’Malley era una vedova con tre figli, ma non ha permesso alla tragedia di trattenerla, ha preso il castello del suo defunto marito e una flotta di navi prima di tornare alla Contea di Mayo.

Si è risposata qualche anno dopo con l’unico scopo di ereditare un altro castello.
Ha dato alla luce il suo quarto figlio a bordo di una delle sue navi da combattimento, e solo un’ora dopo il parto avvolta in una coperta era sul ponte per guidare la sua flotta in battaglia.
Grace O’Malley non era una che si tirava indietro, ed il suo linguaggio era molto schietto,
una storia sulla leggendaria donna irlandese descrive la sua relazione con il suo quarto figlio Tíoboíd.
Durante una battaglia, a suo dire, il figlio non era abbastanza temerario e gli urló queste parole: “Un ag iarraidh dul i bhfolach ar mo thóin atá tú, un áit a dtáinig tú as?”
“Stai cercando di nasconderti nel mio culo, il posto da cui sei uscito?”
Nel 1593 Grace incontrò finalmente la regina Elisabetta I, ma nonostante l’attesa per lei di mostrare un certo rispetto per la monarca, l’eroina spavalda rifiutò di inchinarsi, era anche lei una Regina e quindi credeva fermamente che fossero uguali.
Al termine dell’incontro, la regina Elisabetta I, accettó di liberare i due figli di Grace O’Malley in cambio la regina dei pirati doveva porre fine a tutti gli attacchi ai commercianti marittimi inglesi.
Grace O’Malley ha vissuto una vita piena di avventure pericolose in alto mare, ha combattuto battaglie con uomini e ha dato alla luce quattro figli, sopravvisse a numerose battaglie e tempeste, ma nonostante tutto ciò, rimase forte di fronte alle avversità e visse fino a 73 anni.
Trascorse i suoi ultimi giorni al Castello di Rockfleet, nella Contea di Mayo e morì per cause naturali.

La leggenda narra che la sua testa fu in seguito sepolta a Clare Island, la sua casa d’infanzia al largo della costa, e il suo corpo salpi ogni notte da Rockfleet alla ricerca della testa.
La regina dei pirati, Grace O’Malley, trascorse gran parte della sua vita in mare, ma spesso era attraccata nel villaggio di pescatori di Howth, nella contea di Dublino, per rifornirsi di rifornimenti per il suo equipaggio.
Durante una di queste visite si è avvicinata al castello di Howth in cerca di benvenuto, ma gli è stato negato l’ingresso poiché il Signore stava cenando e non desiderava ricevere ospiti.
Furiosa di essere stata rifiutata, Grace O’Malley rapì l’erede di Howth e si rifiutò di rilasciarlo finché non fu deciso che il castello sarebbe stato sempre pronto a riceverla per cena.
Emma.
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