Belfast è una piccola città, ma è delimitata dai “muri della pace” che separano i quartieri nazionalisti da quelli unionisti.

Prima dell’accordo del venerdí Santo, i muri venivano usati come misure di mantenimento della pace, negli anni sono diventati una sorta di attrazione turistica.
Uno dei più celebri tratti di muro è quello che separa Falls Road (cattolica) da Shankill Road (protestante) a West Belfast.
Le Peace Lines sono una serie di muri di separazione, hanno una lunghezza variabile fino a 4 km e alti fino a 8 metri, sono fatti di metallo, cemento, con reticolati di filo spinato.
I primi tratti di muro furono costruiti nel 1969 in seguito allo scoppio dei cosiddetti Troubles, la fase più recente del conflitto nordirlandese.
I residenti di Short Strand, una parte cattolica di East Belfast, per difendersi dagli attacchi dei lealisti crearono dei muri di protezione che furono in seguito rinforzati e ai quali si aggiunsero nuovi tratti di barriere fino a raggiungere gli attuali 15 km di lunghezza, gran parte dei quali a Belfast.
Le tensioni tra le due strade esistevano dal 1800 e i Troubles hanno intensificato la violenza in questa zona già turbolenta.
Mentre la maggioranza esiste entro i confini di Belfast, ci sono anche mura a Derry, Portadown e Lurgan.
La Protestant Corcrain Road e la Catholic Orbins Drive sono separate l’una dall’altra a Portadown, mentre la Protestant Fountain Estate e Catholic Bishop Street a Derry sono anch’esse suddivise in due parti.
Man mano che il tempo passava e le violenze nell’Irlanda del Nord si attenuavano, dei cancelli sorvegliati dalla polizia e chiusi di notte, cominciarono a comparire nei muri, sebbene esistessero quartieri ancora segregati, i muri ora consentivano il passaggio da un’area all’altra.
Negli ultimi anni, i muri di pace sono diventati parte del tessuto dell’industria turistica di Belfast e si trovano sulla stessa strada dei murales più famosi della città, il che non sorprende, poiché gran parte dell’arte muraria di Belfast è in realtà sulle stesse linee di pace.
Le incomprensioni che qui continuano a regnare e l’odio che le fomenta sono decantate nei tanti murales che colorano le superfici di quasi tutte le Peace Lines, graffiti che raccontano di antiche battaglie, ingiustizie subite e richieste inascoltate.
L’astio è scritto nella storia e dipinto ovunque, i murales dei settori cattolici ricordano Bobby Sands e gli altri prigionieri politici nazionalisti morti in carcere facendo lo sciopero della fame.
Quelli lealisti, invece, celebrano la vittoria del protestante Guglielmo d’Orange contro il cattolico Giacomo II, nella battaglia di Boyne del 1690.
Ogni anno, il 12 luglio, si svolge la parata commemorativa lungo le vie del centro storico di Belfast e l’incidente diplomatico di turno è ormai quasi diventato un rito.
Emma.
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