Tuatha-de-dannan

Túatha Dé Danann

Le storie dei Túatha Dé Danann, sono state narrate dai bardi nel corso dei secoli, attraverso racconti e leggende, grazie all’antica tradizione orale.

Successivamente, i monaci cristiani iniziarono a registrare questi miti nel tentativo di scrivere la storia irlandese, ma il tutto é stato influenzato dalle loro credenze.

Túatha Dé Danann, significa popolo della dea Danu, erano una razza di persone dotate di poteri soprannaturali, che invasero e governarono l’Irlanda più di quattromila anni fa, furono il quinto dei sei popoli preistorici che invasero e colonizzarono l’Irlanda. 

Secondo un antico documento noto come gli Annali dei Quattro Maestri (Annála na gCeithre Maístrí compilato da monaci francescani tra il 1632-1636 da precedenti testi), i Danann governarono dal 1897 aC fino al 1700 aC, un periodo davvero breve in cui accumularsi tale fama. 

Si diceva che provenissero da quattro mitiche città del Nord: Murias, Gorias, Falias e Finias.

Il libro delle invasioni, Lebor Gabála Érenn, compilato intorno al 1150, descrive i Tuatha Dé Danann, che arrivavano nell’Irlanda mesolitica attraverso l’aria prima di sbarcare dalle loro navi galleggianti sulla vetta di Sliabh an Iarainn (la Montagna di ferro) nella contea di Leitrim, portando all’oscurità del sole per tre giorni. 

Tra gli uomini che arrivarono in Irlanda troviamo: Nuada il re, Manannan il potente, Neit il dio della guerra, Badb la dea della battaglia, Eadon l’infermiera dei poeti, Brigit una una figlia del capo degli dei e Dagna la dea madre. 

I messaggeri informarono il re dei Fir Bolg, che una nuova razza di persone si era stabilita in Irlanda. 

I Túatha Dé Danann erano molto diversi dai piccoli e scuri popoli indigeni dell’Irlanda, descritti come alti con capelli rossi o biondi, occhi blu o verdi e pelle pallida.

Per conquistare la supremazia sull’Irlanda, i Danann combatterono contro la già esistente tribù dominante,Fir Bolg, nella Prima Battaglia di Moytura. 

Durante questo incontro, l’alto re Danann Nuada Argetlam perse il braccio, e grazie alla tecnologia e alla conoscenza medica riuscirono a rimpiazzarlo con una protesi, un nuovo arto d’argento.

I Danann portarono con loro, quattro talismani magici di grande potenza.

The Sword of Light: conosciuta in irlandese come Claiomh Solais, nota anche come la Spada di Luce, un’arma leggendaria della mitologia. 

Originaria della città di Finias, appartiene a Nuada Airgeadlámh, Nuada dalla Mano d’Argento, capo dei Túatha Dé Danann e re d’Irlanda. 

Nel mito è una spada che brilla, invincibile in battaglia, col potere di tagliare un corpo in due.

The Spear of Lugh: Lancia di Lúg, si dice che sia stato prodotto da Esras nella città settentrionale di Gorias.

Nella mitologia irlandese, si diceva che Lugh aveva ucciso suo nonno, il Re dei Giganti Fomori Balor, durante la Seconda Battaglia di Moytura, lanciando la sua lancia nell’occhio di Balor, sebbene in alcune versioni della storia, usi una fionda e delle pietre.

In un’affascinante leggenda si narra che fosse così calda da dover essere conservata a punta in giù in un recipiente pieno d’acqua (il Calderone del Dagda), così da non bruciare il luogo dove veniva custodita, questa lancia non era facile da utilizzare.

Il calderone del Dagda: conosciuto anche come il “calderone dell’abbondanza” in irlandese Coire ansic.

È stato realizzato da Semias della città settentrionale di Murias. 

Questo mito celtico indica che il calderone possedeva doni speciali per far rivivere i guerrieri caduti in battaglia, oltre a fornire ispirazione, l’agognata conoscenza universale e arrivare a fornire cibo a un migliaio di uomini.

É descritto come un contenitore in cui sono scolpite figure di leoni, delfini, elefanti e altri animali esotici.

Lia Fáil: conosciuta anche come la Pietra del Destino o Pietra dell’incoronazione. 

Fu fatto da Morfessa di Falias e portato in Irlanda dai Danann, sulla Collina di Tara, nella Contea di Meath. 

La leggenda narra che il suo grido conferma l’incoronazione del legittimo Alto re d’Irlanda, e che il suo ruggito potesse essere udito in tutta la terra. 

Fu rotta a metà da Cú Chulainn, una metà fu trasportata in Scozia, e una parte si trova sul trono dell’incoronazione all’Abbazia di Westminster.

I Danann furono sconfitti in due battaglie dai Milesi, non solo i Danann furono sconfitti dalla forza militare, ma anche dall’astuzia. 

Fu concordato che i nuovi invasori e Danann avrebbero governato ciascuno metà dell’Irlanda, e fu così che i Milesi scelsero la metà dell’Irlanda che si trovava in superficie, lasciando ai Danann il sottosuolo. 

Furono condotti via verso il loro nuovo dominio attraverso i tumuli di Sidhe da Manannán, dio del mare, che li proteggeva dagli occhi mortali sollevando una nebbia incantata conosciuta come Faeth Fiadha o Mantello di occultamento.

Col passare del tempo, divennero noti come i Sidhe.

Il Tir na Nog, o la terra dei giovani, é il posto in cui andarono i Túatha Dé Danann quando lasciarono l’Irlanda.

Puó essere raggiunto attraverso l’acqua, viaggiando verso ovest sul mare, o passando attraverso le porte dei tumuli Sidhe, in questi luoghi, il velo tra i mondi era considerato molto sottile e quindi più facilmente percorribile. 

Nel Tir na Nog, il tempo sembra essersi fermato, mentre nel mondo mortale passa in un batter d’occhio. 

Gli esperti scienziati, non hanno prove fisiche sufficienti per dimostrare che i Tuatha de Danann siano davvero esistiti, ma il fatto che ci siano così tante storie su di loro, lascia pensare.

Emma

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