La storia di Kilmagoura nella contea di Cork è, per la maggior parte, pacifica e tranquilla.
Rimasta per molti anni sotto il potere dei Fitzgerald, governanti giusti ed equi, nessuno aveva da ridire sul loro operato e si raccontavano storie del loro eroismo e della loro generosità.
Ma vi era un’eccezione la gigantessa Eileen Óg Fitzgerald.
Suo padre era un sidhe e fin dalla nascita Eileen Óg Fitzgerald é cresciuta ad un ritmo impressionante fino a raggiungere dimensioni prodigiose.
Era feroce e irrequieta, e spingeva i guerrieri del suo clan a fare irruzione nelle fattorie e negli insediamenti vicini, chiunque si trovasse sulla sua strada veniva ucciso con il suo grande martello.
Dalla fortezza della sua famiglia, governava con il pugno di ferro, eppure, nonostante tutta la sua forza e ferocia, non visse molto a lungo.
Non viene detto se sia morta in modo naturale, per mano di un guerriero vendicativo o di un amante geloso, ma quando le notti sono buie e il vento soffia da ovest, gli abitanti di Kilmagoura si assicurano di chiudere bene porte e finestre, perché il suo fantasma è stato visto vagare per le terre che una volta aveva saccheggiato.
Malvagia com’era nella vita altrettanto lo era nella morte, sebbene fosse condannata a indossare solo un vestito di stoffa sottile e ad apparire come una vecchia senza forza tremante nell’aria gelida della notte.
I suoi piedi erano quelli di una pecora, con gli zoccoli all’estremità delle gambe.
Questo aspetto le fu dato per la sua crudeltà nell’opprimere i poveri, per averli costretti a svolgere compiti pesanti e per aver privato una povera vedova del latte delle sue cinque pecore, i suoi piedi sono deformati e quindi è condannata al moto perpetuo, fino al giorno del giudizio.
Emma.
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