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Jonathan Swift e i Viaggi di Gulliver

Jonathan Swift è stato uno dei più importanti scrittori irlandesi di tutti i tempi.

Nato il 30 novembre 1667 a Dublino, Swift è diventato famoso soprattutto per la sua satira, la sua poesia e le sue opere di narrativa.

Swift è stato un autore molto prolifico, con opere che spaziano dalla poesia alla saggistica, dalla narrativa alla politica.

Jonathan Swift è stato il secondo figlio di Jonathan Swift e Abigail Erick, entrambi anglicani, 

ma cresciuto in Irlanda, in un periodo di forte tensione tra le due nazioni. 

Nel 1682, Swift si iscrisse al Trinity College di Dublino, dove studiò retorica e filosofia naturale. 

Dopo la morte del padre, nel 1667, la famiglia di Swift era caduta in povertà e quindi Swift fu costretto a lavorare come precettore per la famiglia di William Temple, un diplomatico inglese. 

Durante questo periodo, Swift sviluppò la sua abilità nell’uso della lingua inglese e iniziò a scrivere.

Nel 1701, Swift si trasferì a Londra e si unì al clero anglicano, diventando un pastore nella diocesi di Kilroot, in Irlanda.

Lì, incontrò un gruppo di scrittori e intellettuali, tra cui Alexander Pope, John Gay e John Arbuthnot. Insieme, formarono un gruppo chiamato “Scriblerus Club”, che si occupava di satira letteraria e sociale.

Nel 1704, Swift pubblicò le “Lettere filosofiche”, una serie di scritti in cui criticava la teologia razionalista dell’epoca. 

In seguito scrisse numerose opere di satira politica, tra cui “Il battello volante” (1704) e “La battaglia dei libri” (1704).

La sua opera più celebre, tuttavia, è “I viaggi di Gulliver” (1726), un romanzo fantastico in cui il protagonista, Lemuel Gulliver, viaggia in paesi immaginari. 

Il libro fu un grande successo e Swift divenne uno degli scrittori più famosi del suo tempo.

Nel corso della sua vita, Swift fu coinvolto anche in politica, schierandosi a favore dell’indipendenza dell’Irlanda dal dominio inglese. 

Tra le sue opere politiche più importanti si annoverano “Una modesta proposta” (1729), in cui proponeva di risolvere la questione della povertà in Irlanda facendo diventare i bambini poveri una fonte di cibo per i ricchi, e “Difesa della letteratura” (1697), un saggio in cui sosteneva che la letteratura inglese era superiore a quella francese.

Swift morì il 19 ottobre 1745 a Dublino, dopo un lungo periodo di malattia. 

Fu sepolto nella Cattedrale di San Patrizio, dove aveva prestato servizio come decano. 

Nel corso della sua vita, Swift donò gran parte della sua fortuna per la costruzione di un ospedale a Dublino, che ancora oggi porta il suo nome.

L’opera di Swift è stata molto influente nella letteratura e nella società del XVIII secolo e oltre. 

La sua abilità nel creare personaggi fantastici e immaginari ha influenzato numerosi scrittori successivi, tra cui Lewis Carroll e JRR Tolkien. 

La sua satira politica ha avuto un impatto significativo sulla cultura e sulla politica del suo tempo, esercitando un’influenza duratura sulla letteratura e sulla cultura dell’Irlanda.

I viaggi di Gulliver

Il romanzo “I viaggi di Gulliver” è un capolavoro della letteratura mondiale che ha affascinato generazioni di lettori con le avventure del protagonista, Lemuel Gulliver, un medico e navigatore inglese che si ritrova a vivere in terre lontane e strane.

Ambientato in un mondo fantastico, il romanzo segue le avventure di Gulliver attraverso quattro viaggi, ognuno dei quali lo porta in una terra diversa. 

Nel primo viaggio, Gulliver si ritrova sulla terra di Lilliput, dove gli abitanti sono minuscoli e dove l’uomo diventa una sorta di gigante. 

Nel secondo viaggio, Gulliver approda sull’isola di Brobdingnag, dove invece si ritrova a essere il nano tra giganti. 

Nel terzo viaggio, Gulliver arriva sulla terra volante di Laputa, governata da scienziati pazzi.

Nel quarto e ultimo viaggio, Gulliver scopre l’isola degli Houyhnhnms, cavalli parlanti e razionali, che governano i loro servi, gli Yahoos, creature simili ai primati, ma brutali e selvagge.

Il romanzo è popolato da una serie di personaggi straordinari, come il re di Lilliput, che usa la sua piccola dimensione come un’arma per mantenere il potere, o la regina di Brobdingnag, che tratta Gulliver con gentilezza, ma che rimane costernata dalla crudeltà degli uomini.

Ci sono poi i Laputiani, che sono così concentrati sulle loro attività scientifiche che sono diventati completamente estranei alla realtà, e gli Houyhnhnms, che si rifiutano di riconoscere l’umanità di Gulliver.

“I viaggi di Gulliver” è diventato famoso per il suo umorismo satirico e la sua capacità di far riflettere sui vizi e le follie dell’umanità. 

La satira di Swift non risparmia nessuno, prendendo di mira la politica, la religione, la scienza e la società in generale. 

Attraverso le avventure di Gulliver, Swift ci mostra un mondo che è diverso dal nostro, ma che ci aiuta a capire meglio noi stessi.

Emma

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