Vi siete mai chiesti dietro quali alberi si cela la saggezza e la forza della natura?
Ebbene, la cultura celtica racconta di cinque alberi irlandesi noti come gli “Alberi Guardiani d’Irlanda”, che rappresentavano una connessione sacra tra il mondo naturale e quello spirituale.
Immersi in una leggenda antica, questi alberi erano considerati divinità dagli antichi celti e proteggevano ognuno delle cinque province dell’isola, offrendo la loro protezione e benedizione (nell’antica irlanda c’erano 5 e non 4 province, per approfondire vi rimando a questo nostro articolo: https://unitalianoasligo.com/archives/48083).

Si racconta che siano stati piantati da un discendente dell’aldilà, forse il Dio celtico Lugh o un altro importante personaggio mitologico, conferendo loro un’aura magica e mistica.
Nonostante gli “Alberi Guardiani d’Irlanda” non esistano più, la loro leggenda continua a vivere ea ispirare la cultura irlandese.
Questi alberi rappresentano un forte legame tra gli irlandesi e la natura, il loro patrimonio culturale, e sono un esempio di come la tradizione orale possa essere trasmessa di generazione in generazione.
Siete pronti a scoprire di più su questi mitici custodi della natura?
Nelle prossime settimane vi porteremo alla loro scoperta, per immergervi nella magia del folklore celtico e della natura irlandese.
Eó Mugna

Il primo degli “Alberi Guardiani d’Irlanda” è chiamato Eó Mugna, era una quercia che proteggeva la provincia di Munster.
Si dice che sia cresciuta dal seme donato da un discendente dell’aldilà, e che avesse il potere di curare le malattie e proteggere la provincia dal male.
Eó Mugna era una quercia maestosa che cresceva nella provincia di Munster e rappresentava una connessione sacra tra il mondo naturale e quello spirituale.
Secondo la leggenda, Eó Mugna crebbe dal seme donato da un discendente dell’aldilà, che gli conferì il potere di guarire le malattie e proteggere la provincia dal male.
Questo albero era quindi considerato sacro dagli antichi celti, che lo ritenevano una divinità della natura.
La quercia era associata alla forza e alla longevità e rappresentava la saggezza e la conoscenza nella cultura celtica.
La sua radice penetrante nel suolo simboleggiava la stabilità e la saldezza, mentre i suoi rami che si estendevano verso il cielo rappresentavano l’aspirazione verso il divino.
Per questo motivo, Eó Mugna era venerato come un albero sacro e un simbolo di protezione.
Si credeva che la sua presenza potesse proteggere la provincia di Munster dalle influenze negative e dalle forze oscure.
La gente del posto spesso si recava sotto la sua chioma per pregare e cercare conforto.
Anche oggi, nonostante Eó Mugna non esista più, la sua leggenda ha continuato a vivere ed ispirare la cultura irlandese.
Gli irlandesi hanno sempre avuto un forte legame con la natura e con il loro patrimonio culturale, e gli “Alberi Guardiani d’Irlanda” rappresentano un esempio di come la tradizione orale possa essere trasmessa di generazione in generazione.
Bile Tortan

Il secondo degli “Alberi Guardiani d’Irlanda” è chiamato Bile Tortan, era un frassino che proteggeva la provincia di Leinster.
Anch’esso si dice che sia cresciuto dal seme donato da un discendente dell’aldilà, e che aveva il potere di proteggere la provincia dagli invasori, dal male e garantire la fertilità del terreno.
Questo albero era quindi considerato sacro dagli antichi celti, che lo consideravano una divinità della natura.
Il frassino era associato alla rinascita e alla rigenerazione nella cultura celtica.
La sua capacità di rigenerarsi rapidamente dopo il taglio simboleggiava la forza e la vitalità della natura, e rappresentava l’eternità e l’immortalità.
Bile Tortan era anche considerato un albero della conoscenza e della saggezza, in quanto la sua corteccia conteneva una sostanza che veniva utilizzata per scrivere.
Questo ha portato alla creazione della “bacchetta del druido”, un bastone di frassino utilizzato dai druidi celtici come simbolo del loro potere e della loro conoscenza.
Oggi, nonostante Bile Tortan non esista più, la sua leggenda ha continuato a vivere e ispirare la cultura irlandese.
Eó Ruis

Il terzo degli “Alberi Guardiani d’Irlanda” è chiamato Eó Ruis, era un tasso che proteggeva la provincia dell’Ulster.
Secondo la leggenda, Eó Ruis crebbe dal seme donato da un discendente dell’aldilà, che gli conferì il potere di proteggere la provincia dall’invasione nemica e dalla corruzione, dalla paura e dalla superstizione.
Questo albero era considerato un guardiano della porta tra i mondi, un portale per la comunicazione tra il regno dei vivi e quello dei morti.
Il tasso era associato alla morte e alla rinascita nella cultura celtica.
Era considerato un albero funebre e veniva spesso piantato nei cimiteri come segno di rispetto per i morti, ma era anche un simbolo di rinascita, in quanto la sua capacità di rigenerarsi rapidamente dopo essere stato tagliato rappresentava la forza e la vitalità della natura.
Eó Ruis era anche associato alla saggezza e alla conoscenza.
La sua corteccia era utilizzata per la fabbricazione di freccette avvelenate, che venivano utilizzate dai guerrieri celtici durante le battaglie.
Ma il tasso era anche utilizzato come pianta medicinale e veniva utilizzato dagli antichi celti per curare molte malattie.
Anche oggi, Eó Ruis è considerato un simbolo della cultura irlandese e della sua connessione con la natura e il divino. L’idea che la natura sia sacra e che debba essere rispettata e protetta è ancora presente nella cultura irlandese moderna.
Craeb Daithí

Il quarto degli “Alberi Guardiani d’Irlanda” è chiamato Craeb Daithí, era un frassino che proteggeva la provincia del Connacht.
Aveva il potere di proteggere la provincia dalla carestia e dalla povertà e di preservare la giustizia e l’equilibrio, era considerato sacro dagli antichi celti e rappresentava la forza e la saggezza.
Questo albero era considerato un simbolo di leadership e di giustizia, e veniva utilizzato come punto di riferimento per risolvere le controversie tra i clan.
Il frassino era un albero molto importante nella cultura celtica, associato alla conoscenza, alla protezione e alla forza.
Era considerato un albero magico e veniva spesso utilizzato per la fabbricazione di bastoni magici e di amuleti.
Craeb Daithí rappresentava la forza della natura e la saggezza degli antenati.
Era considerato un albero maestro, in grado di insegnare e di guidare coloro che lo cercavano.
Veniva utilizzato come punto di riferimento per la navigazione e come segno di rispetto per la natura e per gli antenati.
Anche oggi, Craeb Daithí è considerato un simbolo della cultura irlandese e la sua leggenda ha continuato a vivere e ispirare la cultura irlandese, dimostrando l’importanza del patrimonio culturale e della conservazione della natura.
Craeb Uisnig

Il quinto degli “Alberi Guardiani d’Irlanda” è chiamato Craeb Uisnig, era un frassino che proteggeva la provincia di Meath.
Questo maestoso albero di frassino era considerato sacro dagli antichi celti e rappresentava la forza, la saggezza e aveva il potere di proteggere la provincia dall’ingiustizia, dall’oppressione, dal male e di preservare la giustizia e l’equilibrio.
Il frassino era un albero molto importante nella cultura celtica, era considerato un albero magico e veniva spesso utilizzato per la fabbricazione di bastoni magici e di amuleti.
Craeb Uisnig rappresentava la forza della natura e la saggezza degli antenati.
Era considerato un albero maestro, in grado di insegnare e di guidare coloro che lo cercavano.
Anche oggi, Craeb Uisnig è considerato un simbolo della cultura irlandese e della sua connessione con la natura e il divino.
Emma
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